Sarà la Procura della Repubblica di Nuoro a occuparsi d’ora in poi dell’inchiesta su Dina Dora, uccisa il 26 marzo 2008 nella sua casa di Gavoi. Per quel delitto, il 28 febbraio 2013, finirono in carcere il marito della donna, Francesco Rocca, presunto mandante, e l’uomo che per l’accusa sarebbe l’esecutore materiale del delitto, Pier Paolo Contu, 23enne di Gavoni.

La decisione di trasferire gli atti a Nuoro è stata presa dalla Direzione Distrettuale Antimafia in considerazione  del venir meno dell’ipotesi di sequestro di persona che in un primo momento era, invece, apparsa come pista percorribile. In realtà, con tale provvedimento i magistrati della DDA hanno assecondato le richieste dei legali del dentista di Gavoi, anticipando di fatto la Corte di Cassazione a cui gli stessi legali si erano rivolti per ottenere il riconoscimento della competenza territoriale dei giudici nuoresi.