Un giorno triste per la comunità di Teti. 

Nella giornata di sabato 28 marzo 2020, nell’irreale silenzio di un paese in quarantena e lutto, è stata data sepoltura al nostro concittadino Olindo Melis, vittima tetiese del Covid19 che, trasferitosi da appena qualche mese a Bergamo per curare una malattia da poco diagnosticata, viveva in compagnia della moglie e del figlio che lì lavora.

I familiari, nonostante le restrizioni imposte dalle disposizioni di divieto relative al contrasto e alla prevenzione della diffusione dell’epidemia del Covid19, hanno fatto di tutto affinché la salma fosse riportata nel più breve tempo possibile a Teti e così rispettare le volontà del loro caro. Un grande e nobile gesto d’amore nei confronti del suo paese natale.

Nonostante la speranza condivisa da tutti fosse quella di rivedere Lindo in forza e salute a Teti, abbiamo invece, e nostro malgrado, dovuto celebrare un rito funebre privo del conforto, dell’affetto e della solidarietà di parenti, amici e conoscenti che tutti insieme avrebbero voluto essere presenti per manifestare il proprio cordoglio ai familiari in un momento così triste della loro vita. 

Per la prima volta le esequie di un nostro concittadino avvengono in un contesto così surreale: in assenza del rito religioso e del partecipato e solidale abbraccio della comunità che avrebbe voluto accompagnare Lindo in questo suo ultimo viaggio.

Non ci è stato possibile manifestare il nostro affetto e la nostra partecipazione, stringere le mani e abbracciare i familiari in segno di solidarietà. Purtroppo le nuove disposizioni normative ce lo hanno impedito, precludendoci lo svolgimento di comportamenti e prassi consolidate nel tempo. Unici ad assistere in rigoroso silenzio e a debita distanza l’uno dall’altra, cinque familiari stretti. 

Questa è la situazione in tempi di Covid19: un virus spietato che non risparmia nessuno, che ci sta costringendo a cambiare le nostre abitudini e lo farà sino a quando non saranno trovate adeguate alternative alla prevenzione della malattia.

Sino ad allora siamo costretti ad adeguarci a questo nuovo modo di vivere, fatto di restrizioni e privazioni a tutela della nostra salute, nella speranza che esse possano durare il minor tempo possibile.

Non attenersi al rispetto di queste regole, significherebbe mettere a rischio le nostre vite favorendo la diffusione del contagio e ostacolando il rapido ritorno a quella normalità che abbiamo sempre conosciuto, imperniata sulle liberta individuali e collettive che da sempre hanno rappresentato uno dei diritti indissolubili dell’individuo nella nostra democrazia.

Tutti noi ci stringiamo in un forte abbraccio a chi in questo momento soffre per questa scomparsa.

A Flaviana, Ilenia e Giampaolo, a Valerio e alla piccola Elisabetta, ai fratelli, ai cognate/i e alle rispettive famiglie, giunga il cordoglio del Consiglio Comunale e dell’intera Comunità di Teti.

Non permettiamo al  dolore di farci chiudere in noi stessi ma con speranza e amore accettiamo le sfide che la vita ci riserva. 

                                                                                                          Ciao Lindo