La sua maschera color terra è impenetrabile e la sua camicia camicia ha gli sbuffi raccolti da fiocchi rossi. Semidio o re, “Su Componidori” è il padrone indiscusso di una emozione senza tempo. E' lui a comandare la corsa, a scegliere i cavalieri che potranno infilzare la stella sotto il Duomo.

In questa edizione, l'onere e l'onore di rappresentare il Gremio dei Contadini è per il trentaquattrenne Sergio Ledda, a sedici anni dal suo esordio con la Sartiglia.

In una bella domenica invernale, le centomila persone accorse ad Oristano hanno respirato una atmosfera ricca di energia, condita da emozioni, passioni ed adrenalina. Nella città di Eleonora si comincia a pensare in grande, a tutto vantaggio dell'intera Sardegna e dei numerosi turisti stranieri affascinati dalla manifestazione.

Eppure, il triplice incrocio di spade fra “Su Componidori” e “Su Secundu” Matteo Licheri, non sembra portare un buon auspicio alla giostra equestre. Entrambi, infatti, non riescono a centrare la stella e il primo urlo di gioia lo si ottiene con la cavalcata vincente de “Su Terzu” Andrea Sanna.

Tuttavia, per “Su Componidori” l'appuntamento con la gloria è soltanto rinviato. Impugnata la lancia in legno, fa urlare di gioia i Contadini e tutto il pubblico assiepato lungo il percorso. E' la stella numero ventiquattro che si aggiunge a quelle infilzate da Giuseppe Sedda, Alberto Carta, Musu Davide, Pomogranato Fabrizio, Marco Serra, Paolo Soddu, Graziano Pala, Franco Ledda, Federico Fenu, Cristian Sarais, Giampaolo Mugheddu, Francesco Loi, Paolo Pippia, Salvatore Arca, Gianluca Manunza, Andrea Deias, Giuseppe Frau, Andrea Sanna e Alessandro Scanu e dalle “amazzoni” Emanuela Colombini Antonella Rosa, Ilaria Rosa.

Con “Sa Remada”, si chiudono la corsa alle stelle e le spericolate pariglie. Ottenuta la benedizione dal capocorsa, l'appuntamento è per martedì con gli onori di casa offerti dal Gremio dei Falegnami.

Foto di Giorgio Boi