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Nei mesi di settembre e ottobre 2020, il personale dell'Ispettorato del Lavoro di Nuoro e della Compagnia dei Carabinieri di Macomer, al termine di specifici controlli ispettivi, svolti sia in materia di lavoro e legislazione sociale che nell’ambito dell’attività finalizzata alla verifica della corretta applicazione dei protocolli di sicurezza Covid-19 sui luoghi di lavoro, ha denunciato e sanzionato diverse imprese per svariate irregolarità.
A Sindia, è stato deferito all’autorità giudiziaria competente il socio amministratore di una società agricola, resosi responsabile della violazione dell’articolo 29, comma 1, per l’omessa valutazione dei rischi e la mancata elaborazione del relativo documento aziendale in collaborazione con Rspp e medico competente. Elevate ammende per 1.965,61 euro complessivi.
A carico dell'uomo è stata altresì contestata la violazione, con sanzione amministrativa pari a 400 euro, relativa all’inosservanza del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro. Inoltre ulteriori sanzioni amministrative, per una somma di 14.400 euro, sono stata inflitte per avere impiegato un lavoratore in nero per oltre 60 giorni di effettivo lavoro, e sono stati effettuati recuperi contributivi pari a 2mila euro.
A Macomer è stato invece deferito il presidente del Consiglio di amministrazione di una cooperativa esercente attività edile, resosi responsabile della violazione dell'articolo 134, per non aver custodito in cantiere il libretto ed il piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio metallico installato sul luogo. Elevate ammende per una somma complessiva di 614,25 euro.
Infine, sempre a Macomer, sono stati deferiti l’amministratore di una società esercente l’attività di produzione e commercio di pane, ed il titolare, di nazionalità cinese, di un’impresa individuale esercente l’attività di commercio al dettaglio di casalinghi, resisi responsabili della violazione dell'articolo 4 della legge sullo Statuto dei lavoratori, per avere installato presso la propria sede aziendale un impianto di videosorveglianza, idoneo al controllo a distanza dei lavoratori, senza la prescritta autorizzazione. Elevate ammende per 774,50 euro complessivi.
In totale sono state controllate cinque imprese, di cui quattro non a norma, 35 lavoratori, di cui uno in nero e dieci irregolari per violazioni di varie norme in materia di lavoro e legislazione sociale. Deferiti all'autorità giudiziaria quattro rappresentanti legali delle imprese controllate e inflitti in totale 14.800 euro di sanzioni amministrative e 3.354 euro di ammende.