Voleva essere una festa e festa è stata. Un pubblico numeroso, composto da amici,appassionati ma anche semplici conoscenti, venuti anche dalle parti più sperdute dell’isola, ha partecipato alla giornata “In ammentu ‘e Marieddu”, organizzata dall’amministrazione comunale di Silanus, dalla Pro loco e dall’Associazione poetica silanese intitolata a un altro grande della poesia “A bolu” silanese e della Sardegna, Francesco Mura.

La manifestazione ha avuto inizio con il corteo, che, partito dalla casa di “Tziu Marieddu”, con in testa i familiari e il sindaco Gian Pietro Arca, si è recato presso la piazzetta per inaugurare il murale realizzato dall’artista Pina Monne, presente all’evento, e il largo a Mario Masala.

Un momento molto emozionante in cui, oltre al discorso del primo cittadino e alla benedizione del parroco, hanno avuto spazio anche il componimento poetico di un altro poeta silanese, Salvatore Cappai e di uno dei più giovani esponenti della poesia improvvisata del momento, Giuseppe Porcu di Irgoli, che ha voluto ricordare i suoi inizi con il poeta Masala.

Grande commozione durante la sosta nel murale dedicato a “Tziu Frantziscu Mura”, scomparso nel 1999 nel corso di una gara poetica a Desulo. Il collega che fu al suo fianco in occasione di quella triste giornata, Bruno Agus, visibilmente commosso, ha voluto dare un ricordo della sua persona e di ciò che ha dato per le gare a poesia logudorese.

Al convegno, avvenuto subito dopo presso l’auditorium comunale, moderato da Chiara Cocco, hanno preso la parola, tra gli altri, oltre al sindaco Arca e all’Assessoradella Cultura Maria Antonietta Nieddu, lo studioso Paolo Pillonca, che ha ricordato la sua amicizia con il poeta Masala e la sua carriera sui palchi, e alcuni amici del vate silanese, tra cui anche Gianfranco Scalas. Il tutto allietato, anche, dall’esibizione dei tenores locali “Sa Madalena” e “Santa Sarbana”.

A seguire la premiazione del premio letterario “Santu Portolu-Marieddu Masala". Il premio per la sezione in rima è andato ad Angelo Maria Ardu (In custu mundu... mai solu). Il secondo se lo è aggiudicato Salvatore Murgia (Mirande su chelu) mentre al terzo posto si è classificato Sandro Biccai (Sende Poberu). Menzioni d'onore per Maria Luisa Pisanu (Ranos), per Giangavino Vasco (Su Filu ‘e s’esistenzia) e Basilio Carta (Est Cosa Bona e zusta). Per quella a “Versi sciolti”, il primo gradino del podio è andato a Gianni Ladu (Su Horvu e su hufortu), il secondo Pietro Delogu (Sonu urdu) e il terzo Sebastiano Mario Fiori (Grassia un’istella). le Menzioni d'onore sono andate a Gonario Carta Brocca (Pedidore ‘e sorte), a Dante Erriu (Aratzia de amistadi) e a Mario Nurchis (Olvidu, amigu nostru).

Non poteva mancare “l’improvvisazione” con i poeti Salvatore Cappai, Saverio Sodde, Bruno Agus, Salvatore Scanu, Cristoforo Muntone, Nicola Farina, Tore Senes, Alessandro Arca, Dionigi Bitti e Diego Porcu che si sono cimentati in tre ottave e alcuni versi di saluto ciascuno. Un rinfresco offerto dalla famiglia Masala nei locali del Monte Granatico ha concluso degnamente una giornata dedicata alle tradizioni, in ricordo di uno dei personaggi illustri del panorama culturale sardo.