Sono diverse le persone che hanno segnalato la presenza a Olbia di una donna per la sua somiglianza con Silvana Gandola, la 79enne scomparsa mentre si trovava in spiaggia ad Aglientu, in località San Silvestro, la mattina del 28 marzo 2021.

La figlia della donna, Laura Rizzi, che abita e lavora a Torino, si è precipitata sul posto e ieri, insieme a Nicoletta Nanni, la figlia di Irene Cristinzio, la professoressa scomparsa da Orosei nel 2013 e mai più ritrovata, hanno cercato la persona segnalata in particolare alla Caritas e nei dormitori. Ancora però quella signora “dall'aspetto di una senzatetto con abiti scuri e scarpe nere” non è stata rintracciata e fermata.

Il presidente dell’associazione Penelope Sardegna, l’avvocato Gianfranco Piscitelli, “per conto della mia assistita, Laura Rizzi, figlia della scomparsa Silvana Gandola” ha fatto sapere che “la scomparsa è stata avvistata presumibilmente in via Roma, zona Ospedale e zona Stazione, varie volte nella giornata di avantieri, 23 novembre, da più persone che l'avrebbero riconosciuta molto somigliante alla foto dei volantini di ricerca, indicandola come più emaciata, disordinata e con capelli con crescita bianca”.

“Degli avvistamenti è stata notiziata la Compagnia Carabinieri di Olbia – sottolinea l’avvocato - nonché il tenente colonnello Diego Polio che conduce su Sassari le indagini per conto della Procura della Repubblica di Tempio”.

Il legale richiede la ripresa delle ricerche “tenendo presente che la scomparsa Silvana Gandola soffre di ipoacusia e principio di demenza senile che potrebbe averle causato grave stato di confusione e disorientamento con parziale perdita di memoria, anche perché priva di medicinali da oltre quattro mesi”.

“Ho scritto una PEC alla Prefettura di Sassari e a Roma al Commissario Straordinario di Governo – fa sapere Piscitelli -. Abbiamo anche provveduto a fare elaborare delle foto della scomparsa invecchiate. La figlia è rimasta in zona. Chiunque ha notizie avverta immediatamente le Forze dell'Ordine, la figlia Laura al numero 334.1890309 o l’associazione “Penelope Sardegna” al numero 388.6311738”.