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Avevano pianificato tutto nei minimi dettagli, mettendo in atto, forse per pagare i debiti, una vera e propria messa in scena: il rapinatore solitario che arriva correndo, la minaccia con coltello, il benzinaio con i polsi bloccati dalle fascette costretto a chiedere aiuto sbattendo la testa sul vetro del gabbiotto, poi la chiamata al 113 e l’arrivo della Polizia.
Tutto perfetto, o quasi. Agli agenti della Squadra Volante prima e a quelli della Sezione Antirapina della Squadra Mobile arrivati subito dopo, è bastato davvero poco per capire che la rapina avvenuta qualche giorno fa in un distributore di carburanti del centro di Cagliari era tutta una farsa.
Troppi i particolari che non quadravano, troppe le incertezze emerse durante il racconto fatto dalla presunta vittima, che messo alle strette dall’incalzare delle domande dei poliziotti è crollato, raccontando di aver simulato la rapina con altri due ragazzi. Nei guai sono finiti tre ragazzi cagliaritani tra i 25 e 35 anni, tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria.