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Talvolta le idee più bizzarre risultano essere le più efficaci. La sindaca di Oniferi Stefania Piras lo ha dimostrato in questi giorni, affrontando di petto il grave disagio che da mesi affligge il suo paese sul piano sanitario. Manca il medico di base, e dall'estate scorsa non si riesce a trovare una soluzione che consenta ai cittadini del centro barbaricino di poter contare su un'assistenza stabile e duratura.
La sindaca, dopo un'infinità di telefonate (spesso senza risposta), messaggi, estenuanti sollecitazioni e promesse mancate, ha letteralmente perso le staffe pubblicando un'ordinanza-provocazione con la quale ha "vietato" ai cittadini di ammalarsi e contrarre il Covid. Il documento, diffuso sul web, è divenuto subito virale accendendo l'attenzione dell'opinione pubblica su un problema che riguarda anche diversi altri centri dell'Isola. Oggi, Stefania Piras, è soddisfatta dell'effetto sortito dalla sua iniziativa, anche se l'emergenza non è ancora rientrata.
"Come ormai sapete la mia ordinanza provocatoria è stata ripresa da tutti i media, TV, radio e giornali - scrive su Facebook -. Ho avuto tantissime richieste di partecipazione come ospite in reti nazionali per programmi come Pomeriggio 5 di Barbara D'Urso o Rai1 a Oggi è un altro giorno. Mentre scrivo sto rispondendo ad una TV russa che mi chiede di poter intervenire sul tema. Ho ricevuto inviti da tante radio locali. Ho ricevuto inviti da Radio Capital, Radio24 e Rai Radio2 nel programma Caterpillar. Questi inviti li ho accettati e ho parlato delle difficoltà incontrate in questo lungo periodo. Mi stanno arrivando richieste di informazioni da parte di medici che, avendo sentito la mia intervista in radio, potrebbero fare la scelta di vita di mollare la città per la vita di paese. Questo ovviamente se gli venisse proposto un incarico a tempo indeterminato, non di pochi mesi. Mi dicono che è di imminente pubblicazione il bando per incarichi a tempo indeterminato di assistenza primaria, non solo per Oniferi ma anche per gli altri comuni scoperti".
"Questo per dire - prosegue la Piras - che intendo continuare in modo pedissequo per trovare una soluzione che sia una soluzione definitiva. Ho rinunciato agli inviti di ospitate varie perché non ho bisogno di andare da Barbara D'Urso e poi non era questo l'intento. Credo poi di essere nel giusto e il fatto che mi abbia travolto l'affetto di tanti ne sia la conferma. Nell'ultimo mese abbiamo avuto i decessi che di norma abbiamo in un anno. Penso che qualcuna forse si sarebbe potuta evitare. E lo dico con infinita amarezza. Sarò probabilmente io esagerata, impulsiva e testarda. Ma ritengo che i territori rurali vadano difesi in tutti i modi possibili. Non è una questione politica perché i problemi partono da molto lontano. Da quando le Usl sono diventate Aziende, da quando le scuole di specializzazione sono state tagliate senza fare una programmazione seria. Il problema ripeto parte da lontano. Ma siamo giunti al punto in cui non è più rinviabile l'attenzione di tutte le istituzioni. Se qualcuno si è sentito offeso dalla mia "pagliacciata" non mi scuso. Sto difendendo il territorio dove sono nata e dove spero possano nascere tanti altri barbaricini orgogliosi".