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Sirena è il nuovo disco di Maria Giovanna Cherchi, la cantante bolotanese dopo alcuni anni si ripresenta al suo numerosissimo pubblico con un lavoro dal sapore intenso e passionale.
Il suo immediato e gradevole ascolto conduce in un sentimento di appartenenza alla terra, la voce dell’artista coniuga bene atmosfere pop e spirito etnico. I testi affidati a vari autori illustri parlano di speranza, di ritorno alla vita, di musica condivisa e la Cherchi affronta questi brani con versatilità. La voce sicura e potente si spinge verso note altissime in ritmi veloci e ballabili che si alternano ad atmosfere più intime: un disco che si ascolta con molta facilità e che contribuirà a dare una importante cifra distintiva alla musica etno pop.
Tra i brani inediti trova spazio la versione ricercata della preghiera per eccellenza dei sardi “Deus ti Salvet Maria” impreziosita dalla voce di Fausto Leali. Un duetto inedito e ricercato di grande impatto emotivo. Fausto Leali è uno più grandi artisti che il panorama italiano abbia prodotto in campo musicale. Una voce unica, immensa e potente, che ha dato alla nostra preghiera per eccellenza profondità e austerità.
“Per suo desiderio abbiamo scelto questo brano, l’arrangiamento è stato pensato appositamente per il suo vissuto musicale, per la sua voce nera alla quale si è affiancata la mia e quella dei Black Soul Gospel Choir diretti dal maestro Francesco Mocci che hanno ricreato quella atmosfera di preghiera condivisa” afferma la cantante bolotanese.
“Sirena, perché la Sardegna è donna, dolce e suadente e ha una voce ammaliante! Il suono della Sardegna è indimenticabile, se ci sei nato e sei lontano ti accompagnerà tutta la vita è sei venuto in visita resterà il tuo desiderio di tornarci sempre. Crea dipendenza – dice ancora Maria Giovanna Cherchi – Se potessi pensare ad un sotto titolo direi che sarebbe “speranza”. Ritrovare la festa che ci è mancata nella musica nuova, ho chiesto a tutti i miei collaboratori di impegnarsi per regalare alla gente un disco che fosse per sempre”.
“E’ il mio omaggio alla Sardegna che rinasce – dice ancora la cantante – Canto la mia terra da quando ero bambina, la mia voce ha attraversato colline aride bruciate dal sole e il vento di maestrale profumato di essenze, ha portato le note alla mia gente di ogni età e senza età. Oggi, dopo che il silenzio aveva preso il posto ai suoni della festa, con il mio canto voglio continuare a far risuonare la voce di libertà dei sardi. Le sirene sanno tutto ciò che sulla terra è accaduto e accadrà e lo riportano alla luce, allo splendore, alla rinascita”.
“Ancora si sentono le storie dei nostri centenari dalla saggezza senza confini, ancora gli “accordi” dei giovani che sono consapevolezza di popolo, più forte ancora la melodia dei cori di donne leggere e misteriose, ancora la nenia solenne di preghiere sussurrate, ancora le mani legate nella danza. E’ la musica che porta via le nuvole dell’incertezza e all'orizzonte per i sardi c’è una nuova aurora di identità. Sempre con la schiena dritta, fieri come i nostri Menhir, anche nelle tempeste i sardi combattono, lottano, vincono”.
Hanno suonato: alla batteria Danilo Porcheddu, al basso Fabio Useli, alle chitarre Federico Fresi, al pianoforte Maurizio Bizzarro, organetto e fisarmonica Antonello Falchi, synth, archi e programmazioni Gabriele Oggiano, voce e cori Maria Giovanna Cherchi. Nella bonus track hanno suonato alla chitarra Nino Manca, alla fisarmonica Gianuario Sannia. Il Black Soul Gospel Choir è diretto dal maestro Francesco Mocci. Produzione esecutiva R&GMusic di Renato e Gianni Piccinnu. Produzione Musicale e arrangiamenti: G.Oggiano. Registrato e Mixato c/o D.G.M.Studio Recording di G.Oggiano. Mastering: Max Mungari