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Nel pomeriggio a Cagliari si è tenuta una manifestazione contro la spazzatura che arriva da lontano. Da quella dell'inquinamento dei siti industriali o della ricerca dell'oro, al pericolo deposito scorie nucleari. Bandiere, interventi e una mini rappresentazione teatrale con un corvo che impersona gli speculatori,
Il sit-in si è svolto davanti al Consiglio regionale. Tra i promotori dell'iniziativa l'indipendentista Bustianu Cumpostu. "In Sardegna si scontrano due interessi, contrastanti e incompatibili. Da una parte c'è chi vuole che la Sardegna sia quel paradiso che Fabrizio De André chiedeva al buon Dio - spiegano i promotori del sit-in - e dall'altra chi la vuole come un bidone nel quale buttare le peggiori scorie che le sue scellerate scelte produttive, speculative e di vita sconsiderata hanno prodotto".
"Abbiamo e avete il dovere di fermarli - affermano -. Non possiamo permettere che la nostra terra venga sacrificata sull'altare degli speculatori e di chi si arricchisce consumando il bene più importante che i sardi posseggono, la loro terra: la terra di sardi, dei nuraghi, dei giganti, delle spiagge, del sole, del vento, della gente e di tutte le potenzialità di prosperità che essa può dare, se liberata da servitù, impedimenti e speculatori".