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“Lunedì prossimo, 22 febbraio, altri pastori si troveranno nuovamente dinanzi al Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Nuoro. Dopo 2 anni dalle proteste con cui i pastori lottarono per avere un prezzo equo per il loro latte, diversi processi costruiti dalle procure in tutta la Sardegna stanno colpendo chi ha cercato di difendere il proprio diritto a un lavoro e a una vita dignitose”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’ L'associazione Libertade.
“Tuttora – spiegano nella nota - non si è trovata alcuna soluzione allo sfruttamento di cui sono vittima in maniera strutturale la maggior parte dei pastori sardi. Tutte le promesse non sono state mantenute e il prezzo del latte si sta riavvicinando ai valori bassissimi che scatenarono le proteste. L'unica risposta che hanno avuto da parte dello stato è stata solo la repressione e i processi nelle aule di tribunale”.
“Lunedì 22 a Nuoro – continua l’associazione - la Giudice Castagna dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero nei confronti di dieci pastori, quattro dei quali difesi dagli Avv. Lai, Sollai, Zuddas e Cabras, per la protesta svoltasi a Siniscola l’8 febbraio 2019. L'ipotesi delittuosa contestate è il blocco stradale, ai sensi dell’art. 1 d.lgs. 66/48 con l’aggravante delle più persone riunite, così si legge nel capo di imputazione: perché in concorso tra loro, senza nessun preavviso all'Autorità di P.s., si riunivano e organizzano una manifestazione contro il basso prezzo del latte, bloccando e rallentando il traffico sulla 131, versando sul manto stradale bidoni di latte”.
“Noi come Libertade – concludono nella nota -, saremo sempre al fianco di chi lotta per i propri diritti e per questo invitiamo la popolazione ad essere solidale con i lavoratori ingiustamente processati e a partecipare nuovamente al sit-in davanti al tribunale di Nuoro”.