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Anche la Sardegna ha partecipato alla mobilitazione nazionale unitaria organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti per sollecitare interventi che diano risposte certe ai lavoratori di mense e pulizie scolastiche e aziendali.
Nell’Isola sono circa tremila i lavoratori coinvolti, due le manifestazioni svoltesi davanti alle Prefetture di Sassari e Cagliari, a partire dalle 10.
In tanti sono senza reddito da tre mesi, la cassa integrazione non arriva o è già finita, e come ogni anno i contratti verranno sospesi per i mesi estivi, questa volta senza alcuna certezza di riprendere a settembre con l’avvio del nuovo anno scolastico.
Per queste ragioni i sindacati hanno organizzato manifestazioni in tutta Italia, anche per sostenere l’emendamento, presentato da Cgil, Cisl e Uil nazionali, al decreto Rilancio che verrà discusso in Parlamento proprio a partire da domani. Le categorie chiedono di estendere gli ammortizzatori sociali per 27 settimane e di anticipare subito le quattro settimane previste da settembre.
Dalla manifestazione di Sassari i segretari regionale e territoriale della Fisascat Cisl Giuseppe Atzori e Maria Giovanna Mela e della Filcams Cgil Nella Milazzo e Maria Teresa Sassu rimarcano la necessità di interventi urgenti da parte del governo e della regione a sostegno dei lavoratori sia per la continuità di copertura degli ammortizzatori sociali che per la stabilità dell’occupazione che rischia di essere gravemente compromessa nel prossimo anno scolastico se le nuove linee guida, in emanazione dal ministero dell’istruzione, non terranno nella giusta considerazione i servizi di mense e pulizie in scuole ed università.
Necessità evidenziata anche dalla manifestazione di Cagliari dai segretari Fisascat Sara Lorrai e Filcams Simone Congiu.