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Salvatore Usala, malato di Sla e segretario del Comitato 16 Novembre Onlus, dal suo letto di Monserrato, ha scritto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e ai ministri del suo esecutivo, per ricordare che "nella crisi non c'è ricetta più sbagliata che tagliare le risorse destinate al welfare, dalla sanità all'assistenza sociale. Le politiche di austerity non solo rischiano di negare diritti sociali costituzionalmente garantiti, ma producono anche un avvitamento recessivo dell'economia, determinando un ulteriore aumento di disuguaglianze, disoccupazione, povertà".
"Chiediamo al Governo e alla maggioranza – ha continuato Usala - tre cose: Convocazione tavolo interministeriale entro il 15 aprile, allargato a regioni e associazioni, per la predisposizione di un Piano nazionale per le non autosufficienze; lo sblocco del Fondo nazionale per la non autosufficienza 2014 con ripartizione alle regioni; e rivedere urgentemente la riforma dell'Isee che rischia di penalizzare persone con disabilità e loro familiari".
"Da anni scendiamo in piazza - ha affermato inoltre Usala – e urliamo ai palazzi del potere che con la nostra vita non si scherza. Abbiamo deciso di farlo con forme di lotta estreme, perché la nostra condizione esistenziale è estrema. Abbiamo perso durante una di queste lotte il nostro amico Raffaele Pennacchio, morto dopo due giorni di presidio a Roma, morto da eroe. Alla fine dell'anno scorso abbiamo registrato il nostro ultimo successo: aumento di 75 milioni di euro per i disabili gravi e gravissimi e l'impegno del Governo ad attivare un tavolo interministeriale. Ora siamo nel 2014 e vogliamo raccogliere ciò che con fatica abbiamo seminato".