Due Chiocciole, cinque Bottiglie e tre Monete. Ci sono anche le eccellenze vitivinicole sarde nella nuova edizione della guida "Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia".

Fra i riconoscimenti assegnati i maggiori, ovvero le due Chiocciole, sono andate a due aziende di Mamoiada, nel cuore della Barbagia, 'terroir' ideale del Cannonau: Giovanni Montisci e Giuseppe Sedilesu.

Un segnale di apprezzamento alle cantine per il modo in cui interpretano valori organolettici, territoriali e ambientali in sintonia con Slow Food. Il loro Cannonau, prodotto principe e di punta, viene prodotto con metodi tradizionali, rivisitati dalle conoscenze attuali.

"Grande lavoro in vigna senza l'uso di pesticidi, uva sanissima portata in cantina, si macina nei tini in legno, poi si lascia partire la fermentazione spontanea e si procede con la follatura manuale", spiega Giovanni Montisci.

"Il prodotto delle nostre vigne racconta ed è espressione di questo territorio del vino - sottolinea ancora Francesco Sedilesu - questa guida sopperisce alla mancanza di una propria denominazione per questa zona naturalmente vocata per la viticoltura".

La guida racconta anche i prodotti di nicchia, come Malvasia di Bosa e Vernaccia di Oristano. Le cantine sarde hanno ottenuto altri riconoscimenti: cinque Bottiglie, simbolo assegnato a chi ha espresso un'ottima qualità media per tutte le bottiglie presentate, sono andate alla Cantina di Santadi, Famiglia Orro a Tramatza, Capichera e Vigne Serrau ad Arzachena, Orlando Tondini a Calangianus.

Tre Monete, per il buon rapporto qualità/prezzo, se le sono aggiudicate Pala di Serdiana, Cantina del Vermentino di Monti e Cantina Gallura di Tempio Pausania.