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Una diffida in nove punti. Con precise indicazioni: mettersi in regola in seguito alla inosservanza delle prescrizioni accertate dall'Arpas Dipartimento di Oristano.
E un ordine, con una lista di dieci voci, rivolto al gestore: provvedere all'eliminazione delle situazioni di criticità rilevate che, pur non configurandosi in violazioni di prescrizioni Aia (Autorizzazione integrata ambientale) o di norme di settore, generano un rischio ambientale tale da richiedere un intervento di prevenzione.
Il mittente è la provincia di Nuoro, settore gestione ambiente e territorio. Mentre il destinatario è il Consorzio Industriale di Macomer proprietario degli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti, gestiti dalla società Tossilo Spa.
La visita ispettiva dell'Arpas si riferisce allo scorso 18 luglio. Per quanto riguarda la diffida si parte- si legge nel documento- dall'invito a provvedere a rispettare i valori limite di emissione per i sistemi di deodorizzazione (biofiltri, scrubber). E si continua con l'ordine di limitare lo stoccaggio dei rifiuti al massimo di cinque giorni.
Viene evidenziato ancora il superamento dei valori limite per i parametri solidi sospesi, cadmio, rame e per la voce solidi sospesi.
Nella lista anche altre indicazioni: la frazione organica da selezione meccanica non risulta sottoposta ad aerazione forzata e non risulta effettuato il controllo giornaliero della temperatura, l'assenza del piano di dismissione e del piano di ripristino ambientale per l'impianto di Tossilo, il rapporto annuale 2016 non risulta contenere il programma di miglioramento delle performance ambientali.
Lungo dieci punti l'elenco delle criticità che la Provincia ordina di eliminare: la chiusura delle fosse di conferimento dei rifiuti- si legge sempre nel documento- non rispetta le prescrizioni, vengono rilevate crepe nella pavimentazione.
Il gestore viene anche invitato a presentare entro tre mesi un programma di chiusura della discarica di servizio di Monte Muradu. C'è poi l'invito a rivedere i livelli di guardia di ferro e manganese sulla base degli esiti dei rilevamenti negli ultimi anni.
Sarà ora l'Arpas a effettuare attività di controllo per l'adempimento del provvedimento di diffida e di eliminazione delle criticità rilevate. Il documento verrà trasmesso anche all'assessorato regionale della difesa dell'ambiente, alla procura della Repubblica di Oristano, al comune di Macomer. I cittadini sono preoccupati.
E il Comitato Non Bruciamoci il Futuro, che si batte anche contro la realizzazione del nuovo inceneritore, richiede ai sindaci dell'Unione dei Comuni del Marghine la convocazione di un'assemblea pubblica con la partecipazione della Tossilo Spa.