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“La cultura del cavallo in Sardegna è un elemento riconosciuto e riconoscibile in ogni Comune e in ogni Contrada dell’Isola. La Regione è vicina alle realtà locali dove hanno luogo le diverse manifestazioni equestri e proprio dai territori interessati arriva la richiesta di superare la famosa ordinanza “Martini”. Un atto normativo che dura da 15 anni, nato come emergenza, con lo scopo di salvaguardare al massimo la salute e l’integrità fisica degli animali impiegati nelle manifestazioni popolari, pubbliche o aperte al pubblico come palii, giostre, nonché tutelare l’incolumità dei fantini e degli spettatori”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo a Sedilo, al momento di confronto verso la creazione di una Fondazione apposita che si è svolto all’interno del Convegno “Divisi nelle tradizioni, uniti nelle regole, Zenias de Atonzu”.
“Serve una norma che tenga però conto delle peculiarità dei vari Comuni, delle varie culture. Sicuramente la nostra cultura del cavallo è fortemente identitaria, estremamente diversa dal resto del paese, ha detto ancora il Presidente Solinas. Quindi vanno tenute conto le diverse specificità che ci sono nelle varie Regioni. Noi come Regione Sardegna ci faremo portatori delle istanze dei nostri Comuni, dei nostri amministratori, degli organizzatori delle corse equestri storiche, perché non possiamo lasciare i nostri Sindaci da soli a gestire una carenza legislativa in materia. Oggi da questo Tavolo di confronto, anche con esperti del Ministero della Salute e tecnici, sta nascendo una Fondazione che si occuperà proprio delle corse equestri sia regionali che nazionali. Parte un richiamo all’unità d’intenti non solo da parte dei Comuni sardi, ma anche di quelli nazionali. Tutti insieme creeremo questa Fondazione per usare questo strumento come stimolo e controllo di un mondo che non può essere lasciato in balia di una ordinanza nata per una emergenza, ha concluso il Presidente”.
A Sedilo si è discusso della nascita di una rete di collaborazione per sviluppare misure condivise a tutela delle corse storiche a cavallo. La Regione Sardegna, insieme ai sindaci dei Comuni in cui hanno luogo manifestazioni equestri, vuole crearla attraverso la Fondazione “Corse storiche di cavalli d’Italia”, in via di definizione. Una misura necessaria a evitare complicazioni burocratiche e vuoti normativi che mettono a rischio o snaturano il buon svolgimento delle manifestazioni storiche-tradizionali equestri”, ha detto nel suo intervento il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Quirico Sanna, che ha sottolineato come le manifestazioni equestri in Sardegna sono eventi, tra l’altro, di grande rilevanza sociale per le nostre comunità e pertanto si reputa urgente e necessario lavorare per l’istituzione di linee guida e un quadro normativo nazionale, che dia tutte le garanzie auspicate alle nostre comunità. Il cavallo rappresenta anche una ricchezza non solo culturale ma proprio economica. Il presidente Solinas si è fatto carico di portare avanti l’istanza dei Comuni in sede nazionale e saremo noi i promotori”.
La Regione Sardegna con il Comune di Sedilo ha voluto riunire tutti i Comuni interessati alla cultura del cavallo. A Sedilo perché la cultura del cavallo è emblematica e con la sua Ardia rappresenta appieno il mondo equestre. Dalla Sardegna parte, dunque, l’iniziativa legislativa per portare avanti la nascita della Fondazione che serve proprio a tutelare gli eventi identitari importanti in piena sicurezza.