E’ in progressivo calo il numero dei migranti ospitati nei Centri di accoglienza straordinaria della Sardegna. Attualmente sono 4998 i richiedenti asilo che vivono nei centri di accoglienza della Sardegna. 277 fanno riferimento alla rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Nella nostra Isola sono attivi 147 (Centri di accoglienza straordinaria)  e 12 progetti Sprar.  I Cas sono così distribuiti:  12 in provincia di Nuoro, 22 in provincia di Sassari, 13 in quella di Oristano e 90 nella provincia di Cagliari.

Sono i numeri dall’incontro "Sardos e Migrantes", che si è svolto oggi nell’ex Manifattura Tabacchi, a Cagliari.  C’erano gli studenti delle scuole superiori insieme ai migranti e agli operatori e ai volontari della Protezione Civile. L’evento, con il lavoro e il grande impegno della Protezione Civile e delle associazioni di volontari, si è sviluppato lungo tre direttrici: fare il punto sulla gestione dei flussi migratori in Sardegna, condividere le azioni realizzate e in corso di realizzazione per favorire l’inclusione e richiamare l'attenzione degli studenti sulle vite dei migranti che abbandonano i paesi d'origine a causa di guerre, tensioni sociali, carestie. L’iniziativa è stata promossa dalla Regione, con la collaborazione di Sardegna Solidale e il supporto operativo della Direzione regionale della Protezione civile e delle associazioni Psicologi per i Popoli Sardegna, Farmacisti volontari, Soccorso Iglesias, AVIS Perfugas, Masise Sinnai e Casa Emmaus di Iglesias.

Nell’arco della mattinata, i giovani hanno animato gli incontri sulle questioni che riguardano il fenomeno migratorio. Si è discusso di lotta alla tratta e degli interventi in via di realizzazione in Sardegna per fronteggiare il grave fenomeno. Gli studenti sono stati invitati a condividere i percorsi e le difficoltà legate al processo di integrazione. In contemporanea si sono svolti laboratori di studio, lavoro e gioco destinati ai bambini di tante nazionalità.

La Regione, insieme alle Prefetture e all’Anci con i quali abbiamo sottoscritto due protocolli d’intesa, è in campo – ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu - con azioni concrete per potenziare la rete degli Sprar e con i progetti di volontariato sociale per i quali la Giunta ha stanziato, in questa prima fase, 100 mila euro. Stiamo inoltre dando corso a progetti di cooperazione con i paesi da cui i migranti partono, in particolare con Senegal e Tunisia. E siamo pronti ad avviare analoghi interventi in Algeria per fronteggiare il fenomeno degli sbarchi diretti, un flusso illegale che vogliamo in tutti i modi contrastare”.

Intanto, a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione, Prefetture, Anci e sindaci di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, relativa alle attività di volontariato sociale rivolte ai richiedenti protezione internazionale, la Regione ha pubblicato la manifestazione di interesse per la presentazione da parte dei comuni interessati dei progetti.

Alla scadenza del 30 settembre tre comuni - Cargeghe, Iglesias, Valledoria - hanno presentato in raccordo con le associazioni del proprio territorio altrettante proposte. I progetti, al momento in fase di attuazione, coinvolgono 40 richiedenti protezione internazionale in attività di pubblica utilità.

Recentemente la Regione ha proceduto alla nuova pubblicazione dell’avviso per consentire la presentazione di ulteriori progetti di utilità sociale con una sostanziale modifica per favorire un maggior coinvolgimento del territorio: le proposte possono ora essere presentate anche da parte delle associazioni del terzo settore, previa condivisone della progettualità con le amministrazioni comunali.

Le nuove proposte pervenute coinvolgono circa 70 migranti dei centri di accoglienza del Comune di Elmas, Lunamatrona, Sanluri, Valledoria, Trinità d’Agultu e Vignola, Sarule. E’ possibile presentare le proposte entro il prossimo 22 dicembre.