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Bruciati vivi, uccisi a bastonate o impiccati: sono circa 700 i cani ammazzati nel 2013 in Italia da persone minorenni, secondo l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa).
"Di questi casi di cui non sempre hanno parlato i giornali e le televisioni oltre 400 non potranno essere perseguiti penalmente in quanto gli assassini dei poveri cani sono ragazzini in età compresa tra i 10 ed i 12 anni e quindi non perseguibili penalmente - si legge in un comunicato dell'Aidaa -. Molti di loro hanno filmato torture e massacri e li hanno postati in rete. Dei settecento omicidi dei cani, secondo una stima raccolta consultando gli articoli di giornale e i servizi radio televisivi in cui si parla di questi orrori, ben 330 sono stati commessi in orario in cui i giovani assassini dovevano essere a scuola".
"Per quanto attiene le regioni in cui questa mattanza è diffusa al primo posto c'è la Sicilia con Palermo e Catania, seguono la Puglia, la Campania, la Sardegna, e al centro nord - prosegue la nota -, dove i casi sono comunque pochissimi, ai primi posti si piazzano Lazio, Abruzzo e Veneto".