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Lavorare all'ufficio del giudice di pace ha provocato "situazioni di forte stress, concause probabili della malattia anche contemporanea delle tre unità lavorative assegnate all'ufficio".
Lo afferma il sindaco di Alghero, Mario Bruno, a proposito della soppressione del Giudice di pace di Alghero, decisa dal Ministero della Giustizia e pubblicato nell'ultima Gazzetta Ufficiale. Il sindaco replica a una settimana di "accuse strumentali e prive di fondamento", come le definisce.
"Il Comune ha garantito la sede, i costi e il personale, con un investimento di 260mila euro", dice. Dopo che i tre dipendenti comunali destinati al giudice di pace si sono ammalati, "l'amministrazione ha proceduto a un nuovo avviso rivolto al personale - insiste il sindaco - ma non trovando disponibilità da parte dei dipendenti comunali non ha potuto confermare gli impegni prescritti".
Per il decreto legislativo, se l'ente locale non rispetta gli impegni su personale e spese per più di un anno l'ufficio deve essere soppresso, perciò la sua chiusura definitiva è stata inevitabile. "Non abbiamo potuto impedirla", conclude Mario Bruno, per il quale la situazione attuale "non preclude la possibilità di disporre in città di una sezione staccata del Giudice di pace di Sassari, per la quale stiamo trattando col governo".