«Solo attraverso il contributo di tutta la popolazione, dei sindaci del territorio e del personale medico interessato è possibile rilanciare l'ospedale San Camillo di Sorgono». Antioco Tolu, infermiere e componente del Comitato civico per il diritto alla salute della Barbagia Mandrolisai, pone l'accento sull'importanza che riveste l'assemblea pubblica che si terrà sabato 30 novembre nel teatro comunale di Sorgono, con inizio alle 9,30.


«La situazione della sanità nel Mandrolisai sta peggiorando - dice Antonio Barracca, specialista in nefrologia e coordinatore del comitato - Abbiamo presentato alla dirigenza della Asl di Nuoro un progetto di rilancio del San Camillo, ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Qui si mette a repentaglio la salute dei cittadini. Nel corso dell'incontro di domani dimostreremo con dati e numeri che il nostro piano è capace di rendere la struttura sanitaria del Mandrolisai efficiente e competitiva, garantendo i servizi senza aumentare i costi di esercizio».


Il progetto, che ha per titolo “Cun Salude”, articolato in 43 pagine, esamina nel dettaglio le specificità del territorio e della popolazione residente. «Chiediamo - dice Antioco Tolu - che ci vengano dati gli strumenti necessari per portare avanti il nostro lavoro. Il San Camillo continua ad essere l'unico ospedale in Sardegna, e forse in tutta Italia, a non poter garantire la reperibilità medico-radiologica nelle ore notturne e nei giorni festivi. Sarebbe opportuno, inoltre, istituire strutture di terapia intensiva. Nel corso dell'assemblea metteremo in evidenza tutti i punti di forza del progetto. La nostra speranza è quella che rispondano all'invito anche l'Assessore alla Sanità, Simona De Francisci, e il direttore generale dell'Asl di Nuoro, Antonio Maria Soru».


In ballo c'è il futuro dell'assistenza ospedaliera per tutta la zona che gravita intorno al presidio in crisi.
 

Roberto Tangianu