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Fondi ai Comuni del Mandrolisai per ridurre il carico sui cittadini del costo del servizio di raccolta dei rifiuti. L'idea è del presidente della Comunità montana Gennergentu Mandrolisai Lucia Chessa che ha proposto al Consiglio un investimento di circa 800 mila euro per il miglioramento dei servizi associati e il conseguente abbattimento dei costi a carico dei cittadini.
Tra questi la Tari. «Risultano accreditate a favore dell'ente - dice Lucia Chessa - le risorse assegnate per le annualità 2009, 2010 e 2011 per un totale di un milione 259 mila e 400 euro. A causa dei ritardi nei trasferimenti da parte della Regione e della programmazione da parte della Comunità montana oggi ci ritroviamo a dover investire una somma importante a favore dei servizi associati negli 11 Comuni consorziati».
Secondo la proposta ogni Comune dovrebbe ricevere 30 mila euro per la realizzazione, il completamento o il miglioramento di interventi a supporto del servizio di raccolta differenziata porta a porta.
«È previsto inoltre un finanziamento pari al 7 per cento della spesa per il costo del servizio - spiega la Chessa - da destinare a favore dei cittadini per l'abbattimento dei costi delle bollette della Tari. La proposta include anche un finanziamento per la realizzazione e l'installazione della segnaletica per l'informazione e la sensibilizzazione alla raccolta dei rifiuti e al rispetto dell'ambiente. Verranno poi acquistate pattumiere differenziate da destinare alle scuole e agli enti pubblici così come è previsto un investimento per garantire ai Comuni i cestini differenziati per esterni».
Tra gli obiettivi della Comunità montana c'è anche quello di valorizzare e potenziare il sistema bibliotecario territoriale, per un intervento da 13 mila e 500 euro.
«Vorremmo che le biblioteche che operano nei diversi Comuni potessero arricchire l'offerta attraverso organizzazione di laboratori ed eventi».
L'ultimo intervento, per un finanziamento di 100 mila euro, riguarda i servizi sociali.
«La Comunità montana gestisce in forma associata il Plus, i servizi alla persona - spiega Lucia Chessa -. Intendiamo partecipare all'abbattimento della spesa sostenuta dai Comuni per l'assistenza domiciliare ed educativa territoriale, al fine di poter liberare risorse che dovrebbero essere utili per sostenere altri interventi nel settore dei servizi sociali».