Impianti audiovisivi per la sorveglianza di dipendenti. La presenza delle videocamere sul posto di lavoro è stata contestata dai carabinieri al titolare di un' officina meccanica di Assemini e, nel corso di un'ulteriore ispezione, a un ristoratore di Sinnai.

Una procedura espressamente vietata dallo statuto dei lavoratori a tutela degli stessi, spiegano i militari: è possibile una videosorveglianza solo per specifiche esigenze e con esplicita autorizzazione dell'autorità amministrativa.

In entrambi i casi è scattata, da parte del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) dell'Arma, una denuncia alla Procura. Inoltre, nella mattinata di ieri a Cagliari, i carabinieri delle Stazioni di Pirri e Villanova, in collaborazione con funzionari del locale Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno effettuato un accesso ispettivo in un cantiere: rilevata la presenza di un ponteggio non conforme allo schema previsto dall'autorizzazione ministeriale ed è stata contestata una sanzione amministrativa di circa 1200 euro con l'adozione delle prescrizioni per la messa in sicurezza del cantiere.

In un altro cantiere cagliaritano gestito da un'altra società è stato appurato invece che non erano presenti parapetti sulle scale fisse in costruzione. Una situazione che prevede un'informativa di reato all'autorità giudiziaria o in alternativa, qualora la criticità venga sanata entro un certo termine, una sanzione amministrativa pari a 1400 euro.