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“L’ospedale di Sorgono è stato ridotto a un Punto di Primo Intervento, gestisce codici verdi o bianchi, è andato via l’ortopedico che faceva un giorno di ambulatorio alla settimana e manca personale sanitario. Dal 24 settembre, giorno della marcia su Cagliari, quali sono i miglioramenti che abbiamo visto? Hanno chiuso la chirurgia a Nuoro, non si possono fare determinati esami e ora nemmeno a Nuoro, così come a Sorgono, viene assicurata l’emergenza/urgenza. Siamo da terzo mondo e nessuno muove un dito. Se questa Regione non è in grado di dare risposte diano le dimissioni e se ne vadano a casa”.
Pina Cui, attivista “Gruppo Sos Barbagia Mandrolisai”, non usa mezzi termini e anche oggi rivendica con forza il diritto alla salute. Non lo fa solo per cittadini del suo territorio, ma per una Sardegna intera.
Da una parte c’è la condizione disastrosa e drammatica in cui versa la sanità nuorese e il grido d’allarme di una popolazione finora completamente inascoltata. Dall’altra c’è la politica, che può cambiare il corso delle cose, ma che di fatto resta inerme a guardare e scarica le responsabilità sulla Giunta precedente.
“Il 13 novembre saremo a Nuoro per manifestare contro questa Regione, contro l’Ats e chiunque non voglia sentire – fa sapere Pina Cui -. Chi non è in grado di amministrare deve andare a casa e lasciare che lo faccia qualcuno che lo sappia fare. Penso che il commissariamento sia l’ultima cosa che si debba chiedere, in qualsiasi ambito, ma peggio di così non si può, quindi forse sarebbe meglio”.
“La Regione avrebbe dovuto dichiarare lo stato d’emergenza, perché di questo si tratta, avrebbe dovuto prendere subito in mano la situazione e risolvere – spiega l’attivista “Gruppo Sos Barbagia Mandrolisai” -. Non continuare a dire ‘faremo’ e a uscire ogni due giorni sui giornali dicendo ‘faremo’. Se non sono in grado o non vogliono, perché io penso sia più la seconda, che diano le dimissioni e se ne vadano a casa”.
“L’emergenza è sotto gli occhi di tutti. Ci muoviamo per le altre Nazioni quando ci sono emergenze e poi ci sono emergenze in Sardegna e si lascia la Sardegna morire? – domanda Pina Cui -. Si tratta di diritto alla vita, si tratta di persone che da Sorgono arrivano a Nuoro, chiedono un posto letto e aspettano 24 ore, senza trovarne. Si sta rischiando la pelle, sono vite umane. Per questo noi il 13 saremo a Nuoro per protestare per la Barbagia Mandrolisai, per Nuoro e provincia, per Oristano, per tutta la l’Isola. Tutta la Sardegna fa parte della Sardegna, non una parte. Ci sono criticità ovunque, ma qui siamo da terzo mondo. Uno ha paura di stare male perché non può essere curato”.
La portavoce racconta anche: “Addirittura, Nieddu mi ha detto in Consiglio regionale: ‘Andate a pagamento e poi verrete rimborsati’”.
Incerti sull’aver capito bene, chiediamo a Pina Cui: davvero l’assessore della Sanità della Regione Sardegna Mario Nieddu le ha risposto così? “Signora Cui, mi ha detto, le cose sono risolvibili, basta che si vada a pagamento e poi la Regione rimborserà. Io gli ho detto ‘mi scusi, io non so in che pienata vive lei. Una persona che vive con 600 euro di pensione al mese come fa a pagarsi un privato?’. Ma non solo, da quel privato ci devi arrivare, io vivo a Gadoni. Prova a fare 100 km in ambulanza con una persona malata”.
“A tutti i cittadini deve essere data la possibilità di vivere. Oppure noi siamo condannati a morte senza saperlo? – domanda la portavoce -. Un assessore, un presidente della regione che sta pensando ad alzarsi gli stipendi, perché quello vedo che lo sanno fare velocemente, dovrebbero vergognarsi. Io non so dove vivono, sicuramente non nello stesso pianeta di noi cittadini comuni. Qui si rischia per una frattura di femore di portarti prima a Sorgono, poi a Nuoro e poi se ti va bene a Sassari, considerata l’età media della popolazione. Quindi cosa devi fare? Devi per forza scioperare, affinché i malati vengano curati. Per dare la possibilità a tutti di salvarsi la vita”.
L’appuntamento con l’ottava marcia organizzata dal Gruppo “Sos Sanità Barbagia Mandrolisai” è sabato 13 novembre a Nuoro. La partenza è fissata per le ore 10 da Prato Sardo.