«Stupisce che il Comune di Sassari venga chiamato in causa per una presunta incompatibilità nel bando relativo a un concorso di idee sulle periferie urbane che non ha bandito e per il quale non ha predisposto le regole. E ancora, che si mettano in dubbio atti adottati da questa Giunta già dal 2015 e che modificano l'organizzazione della struttura comunale, come la separazione dei due Settori Infrastrutture della mobilità e il Settore Lavori pubblici».
È la risposta del sindaco di Sassari Nicola Sanna in merito alle polemiche sollevate dopo la vittoria del progettista Paolo Marras, nipote di un ex assessore comunale, al concorso di idee in ordine alla riqualificazione di aree urbane periferiche bandito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, attraverso la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane e il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC.
I secondi classificati hanno alzato la voce chiedendo spiegazioni in merito. Nei giorni scorsi hanno anche presentato, attraverso il loro legale, Sergio Porcu, una diffida inviata al Ministero dei Beni Culturali e al Consiglio nazionale degli architetti, attraverso la quale si chiede di escludere dalla graduatoria i primi classificati “per incompatibilità”.
«Ci preme far capire – prosegue il primo cittadino – che il Comune di Sassari non ha niente a che fare con la scelta dei vincitori, dei quali siamo venuti a conoscenza soltanto in occasione della premiazione, avvenuta a Venezia il 19 novembre scorso”.
Tra i progettisti della squadra vincitrice c’è anche Carlo Antonio Marras, fratello di Alessio Marras, appunto l’ex esponente della Giunta Sanna, in carica all’epoca della stesura del bando. Ci sarebbe anche dell'altro. “Lo stesso Paolo Marras – spiegano gli esclusi - è sposato con una dipendente del Comune, che ha lavorato nello stesso settore che si è occupato della compilazione degli allegati al concorso di idee”.
Proprio su questo il sindaco Nicola Sanna replica in questo modo: «Abbiamo anche risposto a una richiesta di chiarimenti del Cnappc sul possibile profilo di incompatibilità del progettista vincitore, per un rapporto di parentela con una dipendente del Comune. Secondo gli atti a nostra disposizione, la dipendente è assegnata al Settore infrastrutture della mobilità Servizio strade sin dal 2009, ci sono infatti ordini di servizio in merito. Un settore indipendente e autonomo da quello dei Lavori pubblici per i fabbricati che è stato chiamato in causa».
«Autonomia e indipendenza dei due settori che è stata formalizzata dalla revisione della macrostruttura, approvata con delibere di giunta già nel 2015. Con atti datoriali successivi, del 26 febbraio 2015, del 9 giugno 2016 e del 20 gennaio 2017 la dipendente è stata confermata nel Settore infrastrutture e mobilità Servizio strade 1 – spiega il Comune in una nota stampa -.Si fa presente, inoltre, che la citata delibera di giunta numero 85 del marzo 2016 riguarda esclusivamente il trasferimento delle funzioni per la circolazione all'Ufficio traffico, prima assegnate al Settore infrastrutture e mobilità».
«Dopo la risposta del Comune alla richiesta di chiarimenti avanzata dal responsabile del procedimento del Cnapcc – si legge ancora - con una lettera formale Mibact e Cnappc il 20 gennaio scorso hanno comunicato allo stesso Comune e al progettista vincitore la conclusione del concorso di idee. I due Enti hanno confermato che il progetto vincitore è quello già premiato a Venezia il 19 novembre scorso».
Il sindaco Nicola Sanna afferma infine che «le dimissioni dell'assessore al Bilancio, tributi, Programmazione e Patrimonio Alessio Marras, a sua volta parente del progettista vincitore, niente hanno a che vedere con questa vicenda».