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Nella mattinata di oggi, nei comuni di Masainas e Sant’Antioco, i Carabinieri delle dipendenti stazioni della Compagnia di Carbonia hanno eseguito un’ordinanza che applica la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Mauro Stera, 31enne, commerciante di Masainas, già gravato da precedenti penali specifici, indiziato di trasporto e spaccio di sostanze stupefacenti.
La misura è stata emessa dal GIP del Tribunale di Cagliari su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, che ha concordato con le risultanze investigative dei carabinieri delle stazioni di Sant’Antioco e Calasetta, che hanno consentito di smantellare una rete attivissima nel traffico e nella vendita di droga, in particolare hashish e marijuana, nelle principali piazze delle due cittadine dell’isola sulcitana.
A margine dell’esecuzione della misura, i carabinieri, coadiuvati da unità cinofile antidroga del Comando Compagnia Carabinieri di Cagliari hanno effettuato delle perquisizioni domiciliari nei confronti di altri correi di Sant’Antioco.
Nel dettaglio, l’indagine è stata avviata nel mese di gennaio 2020, coinvolgendo complessivamente otto persone, a partire da accertamenti eseguiti mediante l’assidua presenza sul territorio e il controllo della circolazione stradale. In particolare, le attività dei militari sono partite da segnalazioni che riguardavano movimenti sospetti di Serventi Nicola, 34enne disoccupato di Sant’Antioco. Le indagini hanno poi chiarito il ruolo di quest’ultimo, a capo di un vero e proprio sodalizio dedito al commercio di stupefacenti nel paese anche a minorenni. Sulle tracce di quest’ultimo, poi, i carabinieri della Stazione di Calasetta hanno sorpreso un diciasettenne del luogo che aveva avuto contatti con il Serventi, in possesso di diversi ovuli di hashish dalle proprietà organolettiche particolari. Diversamente dallo stupefacente rinvenuto fino a quel momento nelle piazze di spaccio dell’isola sulcitana, questo hashish aveva una consistenza molto morbida, con un colore molto scuro e di forma ovale. Da tali caratteristiche deriva l’operazione di indagine denominata “EGG” (“uovo”).
Stante la flagranza, il minore è stato accompagnato, ai sensi dell’art. 18 bis DPR 22.09.1988 nr. 448, essendo indiziato di di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Con l’emergenza sanitaria scaturita dalla diffusione del Virus Covid-19, le attività di indagine, rese più complesse, non si sono tuttavia interrotte: i carabinieri hanno documentato che il Serventi, del tutto incurante dei vari divieti di spostamento, ha continuato a rifornirsi di hashish e marijuana dal concittadino C.F., operaio 49enne, attraverso l’intermediazione di C.G., 30enne disoccupato di Sant’Antioco, aggirando gli impedimenti avanzati dal suo precedente fornitore di droga che, a causa delle misure del lock-down, non lo riforniva più con regolarità.
Il 4 giugno 2020, i Carabinieri di Sant’Antioco e di Calasetta, all’esito di prolungati servizi di pedinamento e osservazione, hanno scoperto che Stera Marco, commerciante di Masainas, odierno destinatario della misura cautelare, aveva effettuato un trasporto da Sassari di un consistente quantitativo di droga, consegnandola a C.F., operaio 49enne e alla convivente D.D., commessa 39enne, entrambi di Sant’Antioco; droga che, durante il viaggio, aveva nascosto nella ruota di scorta della propria autovettura. In quell’occasione, la coppia è stata fermata dai militari che hanno eseguito un’accurata perquisizione presso la loro abitazione, con il contributo di unità cinofile della Guardia di Finanza, con i cani Grey e Abba: nel corso di tali attività gli operanti hanno individuato alcuni pozzetti sotterrati nel giardino di casa dove erano stati accuratamente nascosti alcuni bidoni contenenti circa 5 kg di droga, a forma di tavolette pressate di marijuana confezionate sottovuoto. Pertanto la coppia è stata arrestata in flagranza in reato e condotta al carcere di Uta.
L’indagine è andata avanti e, lo scorso 23 luglio, i Carabinieri di Sant’Antioco hanno fermato Serventi Nicola. Dalla successiva perquisizione domiciliare sono emerse alcune buste sigillate in sottovuoto, contenenti 850 grammi di marijuana nonché materiale utilizzato per il confezionamento e lo spaccio della droga. Il Serventi è stato arrestato, in flagranza di reato, e condotto al carcere di Uta.
Tra il mese di gennaio e luglio, l’operazione EGG ha consentito di arrestare 5 persone, di cui 4 in flagranza di reato, tra cui un minorenne, ed una destinataria di misura cautelare, e deferire in stato di libertà 3 persone, sequestrando complessivamente 6 chilogrammi di marijuana e circa 2.000,00 euro in contanti, ritenuti il provento dello spaccio.