Avrebbero venduto ai compagni di classe svariate dosi di droga, utilizzando le chat di gruppo per contrattare e fissare gli scambi dello stupefacente: partite da 5 a 250 euro. Nel registro degli indagati della Procura dei Minori di Cagliari sono finiti dieci adolescenti di Senorbì, San Basilio, Barrali e Ortaceus.

La notizia è riportata da L'Unione Sarda. Il quotidiano spiega che il giro è stato scoperto dai Carabinieri di Senorbì che, sequestrati i telefonini, hanno trovato nelle chat video di sesso tra minori, anche con bambini. Per 3 dei 10 è scattata anche l'accusa di detenzione e diffusione di materiale pedo-pornografico.

Gli investigatori hanno anche scoperto anche delle presunte estorsioni: nei confronti di compagni di scuola che avevano comprato la marijuana ma che erano in ritardo sul pagamento: uno dei giovanissimi si sarebbe fatto consegnare un gioiello in oro con le minacce. Una seconda indagine, ma questa volta coordinata dal sostituto procuratore Andrea Massidda, è invece sulle tracce degli adulti - alcuni della Trexenta e altri del Cagliaritano - che avrebbero venduto la droga alla banda di minorenni, tutti tra i quindici ed i diciassette anni. Anche in questo caso gli accertamenti sono stati delegati ai carabinieri della stazione di Senorbì.