Anche Pier Francesco Devias (esponente di Liberu) interviene su quanto accaduto ieri a Nuoro, con l'inseguimento di un uomo che aveva forzato un posto di blocco e la conseguente sparatoria che ha visto protagonisti diversi agenti di polizia, uno dei quali rimasto leggermente ferito dal fuoco amico.

"Da quanto si apprende - scrive su Facebook l'indipententista - pare che la famosa sparatoria di Nuoro in realtà sia stato: un ragazzo scappa da un posto di blocco perché non aveva la patente; i poliziotti lo inseguono e, raggiunto in una delle vie più centrali e trafficate di Nuoro, si mettono a sparare pistolettate come se fossero al poligono; le pistolettate dei poliziotti mirano alle gomme ma chissà perché anche il lunotto della macchina è sfondato; nella foga di fare fuoco uno dei poliziotti rimane ferito dal fuoco amico, si attende di capire se si sia sparato accidentalmente da solo, visto che il fuggitivo non aveva armi e i suoi colleghi tiravano verso di lui".

E ancora: "Gli inquirenti troveranno sul luogo esclusivamente bossoli della polizia. Forse per questo la stampa non dichiara il classico "poteva essere una strage". Poteva esserci mia mamma, un gruppo di studenti della adiacente scuola, una famiglia con bambini, ma se le pistolettate le tirano Starsky & Hutch, state tranquilli, non rischiano nulla".

"Francamente - conclude Devias - non ci si può sentire molto sicuri in una città in cui girano armati degli esaltati che, solo per fermare un tipo senza patente e senza dover rispondere al fuoco, si mettono a sparare tra la folla. Chi ci difende dai difensori?".