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La bellissima notizia di oggi, l’ennesimo ‘rottame’ (definite cosi le povere bestiole che in clinica arrivano malconce, ferite e agonizzanti), che grazie alle amorevoli cure dello staff della clinica veterinaria Due Mari di Oristano, riesce a sopravvivere, a ronfare e a farsi accarezzare. Ancor meglio, a mangiare e pian pianino a riprendersi.
Ecco la disavventura di Spisy, uno splendido micio siamese di circa un anno di vita, investito e arrivato in clinica in condizioni disastrose, che ora è coccolato dalla dottoressa Monica Pais: “Oh, eccoci qui. Siamo pieni di varia animalità pelosa. Pieni come un uovo , oserei dire. Grandi , piccoli oramai abbiamo perso il conto. Ma, incredibilmente, questo ci rende felici e combattivi e siamo stati ricompensati. Ecco il filmino di pochi minuti fa del nostro magico Spisy, del nostro Supereroe che vince la morte (sotto forma di broncopolmonite ab ingestis). E che ci riempie di orgoglio e felicità. Scioglieremo la prognosi appena potremo rifare il quadro polmonare, ma non avremmo dato una lira bucata per lui. E invece...invece .. Spisy si candida alla coppa di supergatto del regno Due Mari. Indistruttibile Spisy”.
IL DIARIO DI BORDO. Nei giorni scorsi i veterinari, come di consueto, aggiornavano a fine turno le condizioni dei vari “ospiti”, cagnetti, gatti in condizioni davvero gravi. Spisy è uno di loro, ecco cosa si leggeva a metà aprile: “Spisy ha contratto una broncopolmonite molto grave. Ha avuto ieri una terribile crisi respiratoria ed attualmente ha ripreso con fatica a respirare da solo . Si trova in camera ad ossigeno. Inutile dire che viste le sue condizioni precedenti di estrema precarietà dovute agli esiti del suo vecchio trauma , ora temiamo di perderlo. Ci scuserete se saremo un po’ assenti.
Così piccolo dentro quella macchina e così grande nel nostro cuore. Il nostro piccolo invincibile continua a combattere. La Tc dei suoi polmoni e' disastrosa , ma lui non lo sa e continua a respirare da solo anche se in camera ad O2. Non abbiamo molte speranze, ma resistiamo con lui. Non ci accaniremo se le cose dovessero precipitare, ha già sofferto abbastanza nella sua vita, ma siamo disposti a tutto per aiutarlo fino a che lui vorrà. Confidiamo nella Provvidenza e in briciolo di fortuna e continuiamo a sperare”.
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