Nel 2050 l'Isola avrà 250mila abitanti in meno rispetto a oggi, oltre 100 paesi saranno abbandonati o in via di abbandono e più del 40% dei sardi avrà più di 65 anni.

Sono le stime dei demografi che tracciano quello che Francesco Agus (Campo progressista) definisce "il principale problema della Sardegna", ovvero "il progressivo spopolamento e il destino problematico delle zone interne".

I presidenti dei gruppi consiliari hanno investito la commissione Autonomia (presieduta da Agus) del ruolo di esplorarne le cause e analizzare possibili soluzioni.

Ecco perché, "con grande preoccupazione", Agus ha deciso di scrivere ai presidenti di Regione e Consiglio, Francesco Pigliaru e Gianfranco Ganau, per metterli al corrente "degli sviluppi". "Viste le stime - spiega - sarebbe colpevole non provare a mettere in campo politiche per modificare questa prospettiva".

Di certo "sta a chi governa provarci". Come? "Il futuro della Sardegna necessita di un ragionamento sistemico: lo sviluppo, o è di tutta l'Isola o non è". Detto ciò, "non bisogna fare l'errore di pensare che politiche già sperimentate in passato possano funzionare oggi senza nessun correttivo".

Per questo "il tema necessita di approfondimento e ampio coinvolgimento, e nelle prossime settimane - annuncia Agus - nel quadro dei lavori istruttori dei testi di legge già presentati sull'argomento, la prima Commissione intende svolgere un lavoro di ascolto e di studio sul tema".