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È incontenibile il dolore nel mondo dell’ippica per la tragica notizia della morte di Stefano Cherchi, il 23enne fantino di Mores caduto da cavallo il 20 marzo durante la riunione di corse al galoppo all’Ippodromo Thoroughbred Park, in Australia.
A parlare, dal suo profilo social è Daniele Zucca, fantino (come Stefano) di Porto Torres:
“Il fango che hai sul viso non ha scalfito il tuo sorriso. Il dolore che proviamo tutti non è paragonabile a nient’altro. La tua passione la tua forza il lavoro e i sacrifici sono come quel fango che se fossimo normali ci darebbe fastidio.
Ma se quel fango sul viso si deve prendere per vincere una corsa… Lo prendiamo.
È sinonimo di fatica, di fiducia nel nostro cavallo che a volte non abbiamo mai visto prima.
Siamo disposti a prendere tutto il fango se possiamo vincere una corsa. Ci capisce solo chi ha provato quell’adrenalina!
La vita nonostante i tuoi sacrifici non ti ha risparmiato! Vedendo la tua foto vedo il tuo sorriso e vedo quel fango, a volte mi chiedo quale destino ci riserva la vita e se un ragazzo che ha realizzato il suo sogno merita questo.
Ste ti aspetto facendo finta che sei sempre in giro per il mondo e quella Birretta che ci eravamo ripromessi per le tue vittorie la berró da solo pensandoti bambino innamorato delle corse come ti ho conosciuto, sarà una birra amarissima.
In un periodo in cui ci chiediamo se i giovani di oggi vogliano fare sacrifici tu sei tra quelli che dimostrano il contrario, avresti potuto accontentarti invece andando all’estero lavorando sodo hai raggiunto i tuoi obiettivi. Riposa in pace” ha concluso.