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Ieri sono state vaccinate nell'Isola 8.339 persone, con un aumento del 24% di inoculazioni: si tratta di 4.964 prime dosi e 3.375 richiami. Ma la Sardegna almeno per ora, resta in fondo alla classifica nazionale stilata dal governo insieme alla Calabria: su 402.820 dosi consegnate finora è stato somministrato il 69,6%, cioè 280.244.
Non si placano però le polemiche sulle file fatte fare agli anziani e sui ritardi nei territori. Il sindaco di Bono (Sassari), Elio Mulas, a tarda sera ha emanato un avviso ai propri concittadini e concittadine per comunicare un "inconveniente": "l'Ats ci ha comunicato che la campagna vaccinale degli over '70, prevista per i prossimi giorni, è stata annullata e rinviata di qualche giorno. Non appena verrà confermato il nuovo calendario con le date ufficiali, sarà nostra premura informarvi tempestivamente".
Più duro il sindaco di Samassi Enrico Pusceddu che - anch'egli a tarda sera su Facebook - parla di "guerra tra poveri" per le vaccinazioni nei territori.
“Nel Medio campidano stiamo ancora aspettando di concludere le vaccinazioni degli ultraottantenni (a Samassi 270 non sono stati ancora vaccinati) mentre dalla stampa apprendiamo che in altre parti d’Italia si sta già procedendo con i settantenni – continua il primo cittadino -. Nell’appuntamento di sabato a Sanluri dovrebbero vaccinare 21 samassesi al mattino e 21 la sera. Dopodiché mancheranno all’appello ancora 228 anziani con più di 80 anni e non si sa quando potranno vaccinarsi”.
“Pare che siamo messi male? No, c’è anche chi sta peggio perché tra i Comuni chiamati per le vaccinazioni di sabato mancano diversi piccoli Comuni del Medio Campidano. Loro saranno invitati alle prossime “edizioni”, si nel comunicato c’è scritto proprio così”, spiega Pusceddu.
"I vaccini sono diventati una questione di sopravvivenze – scrive ancora - e in contesti come questi i più 'poveri' sono costretti a farsi la guerra tra loro per elemosinare diritti che non dovrebbero essere mai, e poi mai, messi in discussione, tra questi il diritto alla salute a alla dignità delle persone".
Infine, il sindaco di Samassi fa sapere di aver “avvisato i colleghi Sindaci dei Comuni ancora più piccoli del nostro che ci rendiamo disponibili a condividere le 42 dosi assegnate a Samassi con i loro anziani esclusi da questa (tardiva e maldestra) chiamata. Non possiamo dargli molto di più ma lo facciamo con tutto il cuore”.