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Studenti appiedati, pullman dell'Arst impossibilitati al transito, come i camion che portano rifornimenti d'ogni genere al paese. Desulo si ritrova isolato. Effetto dell'ordinanza adottata dalla Provincia che, per la mancanza di risorse da spendere nella manutenzione delle strade ridotte a brandelli d'asfalto, declassa le arterie, impone limiti di velocità molto bassi e, in questo caso, anche lo stop di circolazione ai mezzi superiori a nove tonnellate.
Da lunedì a Desulo non si vede un pullman e neppure un camion che giungano dalla provinciale diretta a Fonni. Non solo. Gli studenti pendolari che frequentano gli istituti superiori a Fonni, Sorgono e Nuoro, che oltretutto hanno pagato l'abbonamento annuale all'Arst, sono costretti a fare l'autostop, a chiedere ai genitori di organizzare con le loro auto un servizio navetta sostitutivo delle corse dei pullman.
IL SINDACO «È intollerabile che una situazione che perdura da oltre un decennio venga liquidata con una semplice ordinanza, adottata al solo scopo di sfuggire alle proprie responsabilità e doveri, traslando il problema sui sindaci e sulle popolazioni dei Comuni interessati». Sono queste le parole pesanti con le quali il sindaco di Desulo, che si fa carico delle proteste dei cittadini, chiede a gran voce al prefetto di Nuoro, al presidente del Regione e agli organi preposti che la situazione riguardante la strada provinciale numero 7 venga risolta quanto prima.
LA CONTESTAZIONE L'ordinanza a cui fa riferimento il sindaco Gigi Littarru, emessa dalla Provincia, vieta il traffico sulla strada che da Desulo porta a Fonni a tutti i mezzi che superano le nove tonnellate, in seguito a una frana che ha interessato un tratto. Il divieto riguarda anche gli autobus dell'Arst che ogni mattina accompagnano circa 80 studenti.
«In questo modo non solo viene pregiudicato il diritto alla mobilità, ma anche quello allo studio - dice Littarru -. Da anni cerchiamo di portare all'attenzione degli enti competenti i problemi che riguardano la strada provinciale 7, ma le istituzioni hanno seguito altre priorità. Il paese è isolato. Stiamo valutando se esistono le condizioni per far intervenire la magistratura e contestare il reato di interruzione di pubblico servizio».
LA MOBILITAZIONE La comunità desulese si è prontamente mobilitata e martedì sera, nel corso di una riunione popolare a cui hanno partecipato centinaia di cittadini, è stata promossa una raccolta di firme.
«Oggi, anziché intervenire per risolvere il problema alla base attraverso la sistemazione e la messa in sicurezza della strada - si legge nel documento sottoscritto dai cittadini - si decide di tagliare fuori dal mondo una comunità alla quale si nega la possibilità di usufruire di risorse capaci di dare sviluppo e benessere, costringendola a resistere per sopravvivere nel proprio territorio».
I firmatari chiedono con determinazione al sindaco e all'amministrazione comunale di coinvolgere tutte le istituzioni per evitare di continuare ad alzare il livello di esasperazione.