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Strage in Gallura
L'avvocato Maurizio Mani ha rinunciato alla difesa di Angelo Frigeri, il 32enne accusato del triplice omicidio della famiglia Azzena sabato scorso a Tempio Pausania. Il legale era stato nominato d'ufficio mercoledì in seguito alla rinuncia di Gianfranca Sotgia, succeduta d'ufficio a sua volta a Giovanni Azzena, l'avvocato omonimo del capo famiglia ucciso, a cui si erano rivolti inizialmente i parenti di Frigeri.
La svolta per il triplice omicidio di sabato scorso a Tempio Pausania, col brutale assassinio di Giovanni Maria Azzena, della moglie Giulia Zanzani e del figlio Pietro di 12 anni, potrebbe arrivare dalle analisi scientifiche, dagli accertamenti che stanno eseguendo gli specialisti del Ris di Cagliari. L'arresto di Angelo Frigeri, l'operaio di 32 anni, l'unico per il momento ad esser finito in carcere per omicidio volontario plurimo aggravato dalla crudeltà, non ha sciolto tutti i dubbi, anzi ne aggiunti forse di nuovi.
Le dichiarazioni contraddittorie dell'uomo hanno lasciato aperto più di un interrogativo, sia sulla presenza dei complici - per il Gip non ha agito da solo - sia sul movente. I carabinieri del Comando Provinciale di Sassari e della Compagnia di Tempio Pausania attendono i risultati degli accertamenti del Ris in particolare sulle trace di sangue trovate nella casa della strage per verificare in primo luogo se siano solo di Frigeri e dei componenti della famiglia Azzena o se, invece, ci siano tracce di altri individui.
Una volta ottenuto il risultato saranno subito confrontate con il Dna degli eventuali sospettati. Molte le persone sentite dai carabinieri, fra queste anche alcuni individui che sono stati inquadrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona più volte vicino alla casa e che al momento sono risultati estranei alla vicenda.
Si attendono anche gli accertamenti sull'auto di Angelo Frigeri che sarà portata a Cagliari per essere analizzata. Intanto prosegue senza sosta la ricerca dell'agenda-quaderno prelevata dall'operaio nel negozio della famiglia Azzena in cui sarebbero trascritti nomi e cognomi delle persone a cui sarebbe stato prestato denaro o con i quali il capofamiglia aveva affari ancora in atto. Fra quei nomi potrebbe esserci anche quello del mandante dell'omicidio o degli eventuali complici di Frigeri.