E' stato condannato all'ergastolo Angelo Frigeri, l'antennista di 33 anni accusato di aver sterminato un'intera famiglia di conoscenti, il 17 maggio 2014, a Tempio Pausania, in Gallura.

Il gup di Tempio Vincenzo Cristiano nel pomeriggio ha accolto la richiesta del pm, Angelo Beccu, che il 25 gennaio scorso aveva sollecitato il massimo della pena per l'imputato.

Frigeri, reo confesso e sano di mente secondo la perizia eseguita dallo psichiatra forense Vito La Spina, uccise Giulia Zanzani e il marito Giovanni Azzena, rispettivamente di 50 e 46 anni, con i quali sembra avesse avuto un diverbio sulla vendita di un'auto, nella loro abitazione nel centro storico di Tempio Pausania.

L'assassino non risparmiò il figlio dodicenne dei coniugi, il piccolo Pietro, rientrato a casa dopo la mattinata trascorsa a scuola.

Il gup ha anche assegnato una provvisionale di 300 mila euro euro alle parti civili, i familiari dei coniugi uccisi, costituitisi in giudizio, che ne avevano chiesti circa 700 mila.

L'avvocato civile, Giampiero Cocco, stamane aveva insistito sull’infermità mentale di Frigeri, che dopo l'arresto aveva cambiato più volte legale di fiducia. Molti, infatti, avevano rinunciato spontaneamente all'incarico.

Frigeri, unico imputato, era accusato omicidio aggravato, calunnia e furto, in relazione alle accuse rivolte a una terza persona risultata completamente estranea al crimine e alla carta di credito sottratta a una delle vittime, da lui utilizzata per pagare il conto in un ristorante all'indomani degli omicidi.