PHOTO
"Non pensavo di averlo ucciso, mi ha minacciato". Sono alcune delle dichiarazioni di Gabriele Cabras, il 20enne residente a Sinnai arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso Gabriele Pergola, il 43enne di Quartu Sant'Elena trovato privo di vita all'alba di lunedì in una stanza del B&b "Corte Cristina" a Quartucciu.
Oggi il giovane, difeso dall'avvocato Giovanni Cabras, è stato sentito dal gip Luca Melis per la convalida. A differenza di quanto accaduto il giorno dell'arresto, il 20enne ha scelto di parlare.
"Il mio assistito ha reso la sua versione dei fatti - ha detto all'ANSA l'avvocato Giovanni Cabras - finalmente è lucido. Ha detto che non pensava minimamente di aver provocato la morte di una persona. È ancora sconvolto per quello che è successo, sotto choc sia per l'assunzione di sostanze sia per le minacce ricevute".
Il 20enne, secondo quanto riportato dall'Ansa, avrebbe detto di aver incontrato la vittima per fare uso di stupefacenti. I due si sarebbero incontrati fuori dal bar gestito dal 43enne per poi recarsi al b&b. Una volta in camera, secondo quanto dichiarato dal 20enne, avrebbero consumato droghe. In camera ci sarebbe stato anche un tentativo di approccio che avrebbe innescato una prima colluttazione. Cabras avrebbe stretto attorno al collo del 43enne l'asciugamano che si è liberato e lo avrebbe minacciato: "Ti farò del male, dirò in giro di questo incontro" avrebbe detto. Il 20enne, a quel punto, avrebbe stretto il braccio attorno al collo del 43enne che ha perso i sensi.
Cabras si è poi allontanato portando via il borsello di Pergola, ma secondo il suo racconto, non per rapinarlo ma perché voleva impedirgli di chiamare gli amici ai quali avrebbe raccontato quanto accaduto.
Al termine della testimonianza, il Gip ha convalidato l'arresto ed emesso una nuova misura cautelare: il 20enne resta in carcere.