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Dal 2014 a San Gavino, in Sardegna, sono stati realizzati più di quaranta murales. Un fenomeno nato nel 2013 quando in occasione di un triste evento, la morte di un amico, un gruppo di ragazzi decide di voler lasciare qualcosa ai vivi.
Tra questi amici di San Gavino c’è anche l’artista Giorgio Casu, in arte Jorghe, nome noto nella street art internazionale ed è così che il desiderio di lasciare qualcosa di tangibile si trasforma nel primo murale dal titolo Skizzo.
“Abbiamo iniziato in sei – racconta Ivan Licari – e siamo arrivati a quaranta, tutto il paese! Tante persone ci hanno dato una mano: chi ci invitava a pranzo, chi portava una offerta, chi dipingeva con noi, abbiamo da subito ricevuto affetto da tantissime persone”.
Non solo murales, come dice anche il nome dell’associazione perché questi ragazzi si occupano anche della riqualificazione e della pulizia dei luoghi che ospitano i murales. L’associazione “Non solo murales di San Gavino Monreale paese di artisti” nasce nel 2016 – spiega Riccardo Pinna, presidente dell’associazione- ma siamo operativi dal 2013”.
Dopo un anno dal primo murale è nato il secondo che accoglie i visitatori dalla vecchia stazione dei treni, da quel momento la street art a San Gavino non si è più fermata ed è in continua espansione.
Sono numerosi gli artisti internazionali che dal 2016 hanno portato la loro arte a San Gavino: Ericalilcane, Zed1, i nomi più illustri nella street art italiana, Bastardilla dalla Colombia, Spaik dal Messico e Gabriel Moreno dalla Spagna.
Chi arriva a San Gavino viene accolto come un amico: tra inviti a pranzo e regali è facile lasciare il proprio cuore ai ragazzi di questa associazione.
“Un po’ è come se consegnassimo le chiavi del paese a chi viene a portare la propria arte da noi – racconta Riccardo - la popolazione ha accolto gli artisti in modo davvero speciale, sempre. Questo è quello che secondo noi è la street art un fenomeno popolare di strada che deve coinvolgere chi sta sulla strada. Claudia Filigheddu, una artista sarda che abbiamo ospitato ad aprile ed è diventata un membro della nostra associazione”.
Quella che è nata come semplice passione oggi si è evoluta anche in una fonte di reddito per chi realizza i murales, ma non solo: ad ogni evento organizzato dalla associazione lavorano i b&b, i bar, i ristoranti, i fotografi, chi vende le vernici, una piccola mano agli imprenditori sangavinesi in questo periodo di crisi.
Questi ragazzi stanno disegnando la storia di San Gavino, un paese che non vorrebbe far scappare i giovani cercando di diventare ogni anno più bello grazie proprio ai murales.
“L’associazione oggi è diventata più matura- continua Riccardo - da quella che era solo una passione, oggi è diventata anche una fonte di reddito per chi li realizza. Sta nascendo anche una economia per il paese. “