Stamattina a Cagliari e a Portovesme si sono svolti i cortei dell'Unione degli Studenti Sardegna in occasione dello sciopero sociale. La protesta contro il Jobs Act e la Buona Scuola ha coinvolto centinaia di studenti. Il messaggio verso il Governo è stato chiaro: "Il nostro futuro non è uno slogan". 
 
Cagliari in testa al corteo partito da piazza Trento hanno sfilato due ragazzi incatenati a un'auto che rappresentava l'Italia, alla quale erano legati in catene due ragazzi con maschera bianca che impersonavano la figura del precario e dello studente. A completare la scena era presente un ragazzo con la maschera di Renzi e con giubbotto in belle e t-shirt bianca, che frustava i precari incatenati all'auto. Così gli studenti hanno messo in scena la farsa dell'Italia, di cui i precari costituiscono la benzina che consente alla macchina economica di camminare e sono sfruttati e maltrattati. Il corteo si è concluso in piazza Costituzione, dove gli studenti si sono uniti in assemblea insieme ai Cobas presenti nella piazza per un sit-in di protesta contro le politiche del Governo.
 
Portovesme, gli studenti arrivati da Carbonia e Iglesias grazie a una rete di pullman organizzata dall'Unione degli Studenti  Sulcis hanno sfilato fino a raggiungere il presidio degli operai ex Alcoa. Qui si è svolto un dibattito tra lavoratori e studenti, durante il quale gli studenti hanno dichiarato piena solidarietà agli operai: "la vostra lotta è anche nostra" hanno dichiarato gli studenti.