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Le voci sicure e imponenti de Su Cuncordu ‘e Sette Dolores di Santu Lussurgiu da tanti anni incantano seguendo i canti religiosi e profani nel rispetto della tradizione lussurgese e secondo gli impegni delle confraternite. Oltre a preservare il patrimonio musicale locale, da anni sono impegnati in vari progetti di sperimentazione musicale.
Uno di questi ha visto l’inserimento, in alcuni brani profani della voce femminile della cantante Bolotanese Maria Giovanna Cherchi che ben si intreccia nella logica musicale basata sulla piena sonorità dell'accordo maggiore in posizione fondamentale (con analoga disposizione delle parti vocali), acquistando anche maggiore ricchezza e varietà di combinazioni di accordi.
I versi esaltati dalle voci sono quelli di “A Diosu” del poeta di Sarule Salvatore Sini in risposta alla più famosa “A Diosa”. L’esecuzione imperniata di lunghe note sostenute è uno sposalizio perfetto tra voce femminile e maschile.