Non può che essere soddisfatta la Sindaca di Giave, Maria Antonietta Uras, dopo il successo della gita a Cala Gonone che si è tenuta domenica 17 giugno. All’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale in  collaborazione Maria Stefanelli (delegata alla cultura) e Nicola Addis (Assessora ai Servizi sociali), ha preso parte un gruppo formato da 55 persone che, come prima tappa, hanno avuto modo di visitare la grotta del Bue marino, il cui nome deriva da“Su Oe ‘e Mare”, appellativo con cui i pastori chiamavano la foca monaca.

Come ha rimarcato la guida turistica «Fino agli anni ottanta, il Golfo era popolato dalla colonia di foche più numerosa in Italia e la grotta si è resa ben presto molto famosa. Infatti, il territorio dorgalese, rappresenta sicuramente una delle più belle zone della Sardegna. In poche altre zone come in quest’angolo dell’isola è possibile trovare ambienti montani, dominati da rilievi e altopiani calcarei, che si stagliano in netto contrasto con gli ambienti marini, fluviali e palustri. Questa caratteristica se è piacevole per un visitatore che apprezzi la varietà dei paesaggi, è altresì di grande interesse dal punto di vista scientifico e naturalistico. La varietà degli ambienti e le caratteristiche morfologiche e geologiche di questo territorio – ha concluso la guida – consentono la presenza di una straordinaria varietà di specie animali e vegetali, alcune delle quali molto rare o presenti unicamente nelle zone calcaree costiere o del 'Supramonte».

Interessanti anche le visite al Museo della Foca Monaca, con i Diorami della Sardegna, e all’acquario, una struttura realizzata nel 2010 e dotata di 25 vasche espositive, 24 delle quali ospitano alcune delle specie tipiche del mar Mediterraneo. I partecipanti hanno avuto la possibilità di pranzare presso il ristorante “Graziano il pescatore” (costo 20 euro).

Soddisfatta la prima cittadina: «La nostra Amministrazione, in carica dal giugno 2015, sta seguendo una linea precisa e cioè quella di organizzare due sole gite all’anno pagando viaggio e ingressi ai musei a tutti con pranzo al sacco in ristorante a basso costo. In questo modo, viene data la possibilità a tutti di partecipare, vista la crisi».

 «Inoltre – ha aggiunto la Uras – vengono preparati degli itinerari ben precisi , tali da permettere ai cittadini , di conoscere l’Isola con  la  sua  cultura e le sue  tradizioni. Il pullman anche questa volta era stracolmo, ciò significa che i cittadini, residenti o domiciliati, hanno ritenuto molto interessante il progetto. Ci riteniamo altamente soddisfatti per questa e le altre scelte fatte in campo culturale e socio-assistenziale».