“Nelle carceri si continua a morire col cappio al collo.” A parlare è Irene Testa, garante regionale delle persone private della libertà personale. Un duro sfogo, dopo l’ennesimo caso di suicidio avvenuto ieri, 27 marzo, nel carcere di Bancali, a Sassari. L’uomo, un detenuto di 52 anni, si è impiccato al cancello della cella con il laccio dei pantaloni di notte, ed è stato trovato morto la mattina successiva alle 6 dagli agenti penitenziari.

“È una strage che sembra non avere fine. Il suicidio avvenuto ieri nel carcere di Sassari segna il 27esimo dall'inizio dell'anno.  Questo dato è un campanello dell'allarme che indica che il sistema penitenziario è in una condizione di emergenza. A togliersi la vita sono anche gli agenti di polizia penitenziaria, tre dall'inizio dell'anno.”

E si chiede: “Possibile che tutto il sistema carcere debba ricadere su chi lavora in quei luoghi e si fa finta di non vedere cosa accade? Fino a quando si pensa di poter contenere il malessere all'interno degli istituti nascondendo il problema. Il Presidente della Repubblica sproni Governo e Parlamento a intervenire.” Conclude Testa