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Anche il Consigliere regionale del Partito dei Sardi, Piermario Manca, è voluto intervenire su su quella che lui definisce «esagerata polemica incalzata dai soliti mendicanti di voti» riguardo alla legge regionale numero 28 del 2 agosto sulle disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura.
«Vorrei dire – ha scritto Manca sul suo profilo Facebook – che pare evidente che trattandosi di allevamenti ad uso familiare è più che sufficiente l'allevamento di quattro scrofe. La presenza del verro è inutile perché essendo vietata la movimentazione, causa PSA, si va in consanguineità. Ben diverso è invece la possibilità di avere in azienda anche maialetti, perché ad esempio se acquistassi scrofe gravide (non devo essere obbligato a farle abortire o incorrere nella mannaia dei veterinari) per cui bisogna, a mio parere, mettere in evidenza le eventuali carenze della legge, di seguito prevedere delle direttive di attuazione che più semplicemente prevedano la presenza di maialetti».
«Vorrei rimarcare – ha aggiunto – la ferma volontà di eradicare la peste suina, la quale determina un blocco commerciale assurdo per i nostri prodotti, i quali sono visti con grande attrazione dal mercato. Penso inoltre che questa sia una buona soluzione per gestire l'annoso problema che determina un fermo delle produzioni suinicole sarde».
In conclusione, il Consigliere regionale di Thiesi ha annunciato l'intenzione di organizzare un ciclo di incontri «per esporre la legge e raccogliere proposte per migliorare eventuali criticità e carenze che la stessa avesse».