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"La recente sospensione del servizio di Emodinamica all'ospedale Sirai di Carbonia è un fatto di estrema gravità, che mette in discussione il diritto alla salute dei cittadini del Sulcis e, più in generale, l'efficacia dell'intero sistema Sanitario Regionale". Sono parole di Marino Vargiu del sindacato Nursing Up che, attraverso una lettera aperta inviata all'assessore regionale della Sanità, alla Commissione competente del Consiglio regionale e alle direzioni generale e sanitaria della Asl Sulci denuncia "un ulteriore arretramento dell'assistenza sanitaria pubblica".
"La chiusura del servizio è diretta conseguenza della cronica carenza di personale infermieristico, un problema noto da tempo e mai affrontato con la dovuta serietà - si legge nella nota -. Il reparto, già in sofferenza per organici ridotti all'osso, si è trovato improvvisamente senza cinque infermieri, assenti per malattia. Una situazione che non dovrebbe mai verificarsi, soprattutto in un servizio salvavita come l'Emodinamica, dove la tempestività degli interventi fa la differenza tra la vita e la morte".
"Da anni, il Sirai sta subendo un progressivo smantellamento, con la chiusura o la riduzione di servizi essenziali come Traumatologia, Urologia e Neurologia - spiega il Nursing Up - L'Emodinamica, che già dal 2016 operava con un'attività ridotta, oggi è completamente ferma. Questo significa che i pazienti colpiti da infarto o ischemia, che necessitano di un intervento immediato, devono essere trasferiti d'urgenza a Cagliari, aumentando il rischio di esiti negativi e sovraccaricando ulteriormente le strutture ospedaliere del capoluogo. E qui si tocca un altro punto critico: la chiusura dell'Emodinamica del Sirai non è un problema circoscritto al Sulcis, ma ha conseguenze che ricadono sull'intero sistema sanitario regionale. Gli ospedali di Cagliari, già in difficoltà per la carenza di personale e l'elevato numero di accessi, devono ora farsi carico anche di pazienti che prima trovavano risposta nel proprio territorio. Questo significa più lavoro per medici e infermieri, turni ancora più pesanti, liste d'attesa che si allungano e una qualità dell'assistenza profondamente compromessa", conclude Vargiu.