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La situazione dell'industria nel Sulcis Iglesiente è critica, con numerose aziende e centri di lavoro che stanno attraversando un periodo di incertezza. Alla Portovesme srl, ad esempio, il numero di lavoratori è drasticamente diminuito, passando da oltre 1.000 a 330 dipendenti. All'Eurallumina, 200 lavoratori si alternano nello stabilimento. Mentre alla centrale Enel Grazia Deledda, 450 dipendenti attendono di conoscere il loro destino in un contesto di transizione energetica e decarbonizzazione. L'emergenza sicurezza è tornata preoccupante dopo un infortunio occorso a un operaio della centrale, suscitando timori e preoccupazioni tra i sindacati e i lavoratori. Silvia Messori, segretaria Flc Cgil della Sardegna sud occidentale, esprime la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale, sottolineando l'importanza di trovare soluzioni urgenti. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno recentemente tenuto un sit-in a Cagliari per sensibilizzare sull'emergenza industriale nel Sulcis e chiedere un intervento immediato. L'assessore regionale all'Industria, Emanuele Cani, ha promesso impegno e sostegno per affrontare le vertenze industriali nella regione. La Portovesme srl rimane al centro dell'attenzione, con richieste di intervento urgente per salvaguardare i posti di lavoro e il futuro dell'azienda. La mancanza di comunicazioni e azioni concrete da parte del governo e delle istituzioni preoccupa i sindacati e i lavoratori, che chiedono un'immediata convocazione di un tavolo nazionale sul caso Sulcis. La situazione della Sider Alloys, un'azienda partecipata dallo Stato, è altrettanto critica, con circa 500 lavoratori coinvolti nel destino incerto dell'azienda. Le richieste di intervento e sostegno sono forti, e l'assessore Cani si impegna a collaborare strettamente con i sindacati per trovare soluzioni adeguate. L'obiettivo comune è quello di sollecitare il governo a mantenere gli impegni presi e a organizzare un tavolo nazionale per affrontare le sfide industriali nel Sulcis Iglesiente, coinvolgendo anche le multinazionali come Glencore. La necessità di agire con tempestività e determinazione è vitale per garantire un futuro sostenibile per l'industria e i lavoratori della regione.