PHOTO
"Tornare a Iglesias ha sempre avuto un significato speciale per me, carico di emozioni e ricordi". Eric Figus, nato a Saint-Priest, una città della periferia di Lione, e che vive attualmente a Praga, ha radici profonde che si estendono fino alla Sardegna, precisamente a Iglesias di cui suo padre, Raimondo, era originario.
Durante la Settimana Santa di quest'anno, Eric, classe 1970, papà sardo e mamma siciliana, ha fatto ritorno per la seconda volta nella sua vita nella cittadina sulcitana, di cui sentiva parlare fin da quando era bambino dal nonno e dal padre. Stavolta è tornato per immergersi nell'atmosfera che caratterizza un luogo così significativo per le sue radici familiari e ha partecipato alle processioni con il tradizionale vestito da "baballotto". Il suo obiettivo è anche quello di esplorare le tradizioni legate alla Pasqua, in particolare le processioni che hanno reso Iglesias celebre in tutto il territorio, "Ringrazio l'Arciconfraternita del Sacro Monte (che organizza con impegno le processioni e custodisce con cura le tradizioni) per avermi accolto con calore", afferma emozionato.
I racconti di papà Raimondo e nonno Pietro, e bisnonno Salvatore sacrestano nella Cattedrale di Santa Chiara
"Mio padre, appassionato tifoso del Cagliari, mi raccontava spesso delle meraviglie della Sardegna, in particolare di Iglesias - dice Eric Figus ai microfoni di Sardegna Live -. Dopo la sua scomparsa nel 2023 a 95 anni, ho sentito il bisogno di riscoprire le mie origini sarde e di tramandare questa speciale connessione ai miei figli Marco e Alessio".
"Mio nonno Pietro aveva abbandonato la Sardegna con la speranza di un futuro migliore altrove, mantenendo sempre viva la passione per la sua terra natia, tant'è che la mia infanzia è stata caratterizzata da racconti ambientati a Iglesias" - dice ancora Eric -. Il mio bisnonno Salvatore era invece sacrestano nella Cattedrale di Santa Chiara, luogo ricco di fede e di storia, ed è stata una vera e propria emozione rivederla".
Un "cerchio che si chiude"
"Nel 2021, questo legame si è concretizzato pienamente quando i miei figli sono stati battezzati proprio in quella stessa cattedrale - dice Eric con la voce he trema -. Un momento profondo e carico di emozione, come un cerchio che si chiude e che io sento come se fosse un segno, una sorta di richiamo a tornare alle mie radici".
Eric si augura di poter tornare spesso in Sardegna e che i suoi figli continuino a venirci e a tramandare le proprie radici a chi verrà dopo, "Ho sempre sentito che fosse un segno, una sorta di richiamo a tornare alle mie radici.
Nuove amicizie e l'albero genealogico
Una storia che fa commuovere, arrivata a noi anche grazie a Luca Mula, strumentista di sala operatoria presso l’ospedale CTO di Iglesias, e fotografo, che Sardegna Live aveva intervistato un anno fa, e che ha scattato le magnifiche foto che arricchiscono questo articolo. "Ero convinto fossimo parenti per via del cognome- ci ha detto Luca Mula - ma risalendo alle nostre origini attraverso gli archivi, è risultato che non lo siamo, però da quando ci siamo conosciuti ci teniamo in contatto e ci consideriamo cugini".
"Luca mi accompagna nei vari luoghi che hanno caratterizzato momenti di vita dei miei antenati - afferma Eric - come le vie in cui abitavano o dove hanno lavorato, è davvero un viaggio ricco di emozioni che mi hanno portato indietro nel tempo e sono felicissimo di averlo fatto", conclude Eric.

