La protesta dei circa 600 lavoratori degli appalti della fabbrica controllata dalla multinazionale Glencore che ha deciso di chiudere alcune linee produttive in attesa di studiare un progetto per il recupero della black mass dalle batterie elettriche aumenta di intensità. Ieri due ore di sciopero oggi assemblea ai cancelli della Portovsme srl nel Sulcis e poi la decisione di occupare il municipio di Portoscuso, dopo un corteo dal polo industriale al paese.

Negli scorsi giorni quattro lavoratori di una ditta esterna hanno ricevuto la lettera di licenziamento a partire dal 31 dicembre, ma tutti i dipendenti degli appalti sono preoccupati che la stessa sorte, vista l'esiguità di commesse, possa toccare a cascata a tutta la filiera. Per questo chiedono un intervento immediato delle istituzioni, dalla Regione al governo nazionale. Intanto il 5 dicembre a Roma, al Mimit, alle 10 è stato convocato un nuovo incontro sulla vertenza dell'impianto del Sulcis.