Infiltrazioni d'acqua e intonaco che cade a pezzi. I ragazzi non ci stanno e alzano la voce per chiedere una scuola sicura. “La scuola crolla, i ragazzi no”, “La scuola sì, ma non così”, “La sicurezza è nostro diritto”. Questi e tanti altri cartelli colorati campeggiano in questi giorni sulle vetrate dell’Istituto Alberghiero di Villamar, nella cui palestra, oggi giovedì 17 ottobre, un centinaio di persone, tra studenti e docenti, sono riunite con l’intenzione di restarci almeno 5 ore, finché non riceveranno la conferma realistica di un cambiamento che riguarda l'edificio in cui ogni giorno trascorrono diverse ore.

La segnalazione è arrivata a Sardegna Live da parte di uno studente, che ci ha illustrato la situazione in cui negli ultimi mesi, da quando sono ricominciate le lezioni dopo la pausa estiva, ci si ritrova a seguire i corsi.

Grossi pezzi di intonaco caduti a terra, muri anneriti e macchiati di muffa, secchi sparsi sul pavimento per raccogliere l’acqua che gocciola dai soffitti, “Non possiamo continuare a fare lezione così, con il rischio che ci cadano pezzi di muro in testa”, ha detto ai nostri microfoni lo studente, che parla a nome di tutti gli altri, affermando di avere il sostegno anche di alcuni professori. 

Dopo aver raccolto un considerevole numero di firme, oggi l’occupazione della palestra, con la speranza di ricevere il segno concreto di un cambiamento radicale. Il grido dall'allarme e d'aiuto è, quindi, rivolte alle istituzioni.