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Arrivano nuove procedure di licenziamento nelle ditte d'appalto che operano nello stabilimento della Portovesme Srl, di proprietà del gruppo Glencore, suscitando la protesta dei sindacati. Per lunedì 3 marzo, alle 8, è convocato "con carattere d'urgenza" il coordinamento appalti dei metalmeccanici, come annunciato dalle segreterie territoriali Fiom, Fsm, Uilm Sardegna Sud-Occidentale Sulcis-Iglesiente e le Rsu dei metalmeccanici.
I sindacati hanno incontrato ieri i rappresentanti delle ditte d'appalto, che hanno comunicato le decisioni sui licenziamenti. "Nel cantiere della Portovesme Srl le realtà attuali comprendono 111 unità (solo un anno e mezzo fa si registravano circa 200 dipendenti)", spiegano i sindacati, "e sono costrette a impegnare costantemente solo il 20% della forza lavoro". La situazione ha obbligato l'azienda a un utilizzo massiccio della cassa integrazione, "non sostenibile per i lavoratori coinvolti". "Alla FM Grigliati è stata aperta la Cigo per 30 lavoratori al giorno sui 41 totali". Fiom, Fsm e Uilm ritengono "ingestibile la gravissima crisi che si sta affrontando nel cantiere della Glencore", dove la forza lavoro degli appalti è "ridotta ai minimi termini". Le ditte come Skv, Gsmi, Socher, Isc, SEGesa, FM Grigliati, CQ Nol sono state costrette ad avviare la cassa integrazione a causa della "imponente perdita di commesse".
Nel frattempo, i lavoratori di alcune ditte sono "spariti dal registro delle presenze". La maggior parte dei lavoratori della Gsmi è costretta ad accettare trasferimenti, anche fuori dalla Sardegna, per evitare il licenziamento. I sindacati accusano le multinazionali di delocalizzare e abbandonare il territorio, e le istituzioni politiche di non fornire gli strumenti necessari per contrastare una concorrenza crescente, con il costo energetico che gioca un ruolo determinante. Le segreterie territoriali chiedono il rispetto delle dichiarazioni fatte dai ministri Urso e Calderone, dalla presidente della Regione e dagli assessori all'industria e al lavoro il 27 dicembre 2024, quando avevano dichiarato strategiche le produzioni che Glencore intendeva fermare, nonostante le opposizioni.