Il maltempo che ha colpito la Sardegna, e in particolare il Sulcis Iglesiente, nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, verrà certamente ricordato in maniera indelebile da chi ha vissuto quei momenti con la paura negli occhi e il terrore di non sopravvivere.

In particolare, una famiglia di Carbonia ha letteralmente visto la morte in faccia durante quegli interminabili minuti del nubifragio. L’abitazione, che si trova in zona Sirai, ai piedi del monte poco fuori il comune sulcitano, è un seminterrato ed è stata letteralmente invasa dall’acqua, caduta copiosa e favorita anche dalla pendenza.

La famiglia Pirisi racconta il drammatico salvataggio

È lo stesso Rossano Pirisi, il capofamiglia, a raccontare l’accaduto: “Erano circa le 2:30 del mattino, io con mia moglie (Alessia, 39 anni, ndr) dormivamo nella nostra camera da letto, mentre nelle altre due camere dormivano i miei figli, Tommaso (12 anni, ndr) e Ginevra (10 anni, ndr). A un certo punto abbiamo sentito un boato tanto che ci siamo svegliati di colpo. Come ho messo i piedi per terra l’acqua, che aveva sfondato alcune finestre con la sua forza prorompente, mi arrivava alle caviglie, ma nel giro di poco tempo era già quasi alle ginocchia. Al buio, e anche senza occhiali, mi sono precipitato nelle camere dei miei figli; prima ho recuperato la bambina, con qualche difficoltà, visto che la corrente e la forza dell’acqua ci ha spinti sott’acqua, poi sempre con grandissime difficoltà, sono andato a recuperare il bambino, che peraltro si trovava ostacolato nell’uscire dalla sua stanza dall’armadio che nel frattempo si era rovesciato per terra”.

Tutto in un attimo, tutto in un istante. Il racconto prosegue: “Con la forza arrivata nemmeno so io da dove, siamo riusciti a estrarre anche il bambino e siamo corsi via, facendoci spazio praticamente a nuoto all’interno della nostra casa. Per fortuna, nell’abitazione, è presente una porta interna che è collegata con la casa di mio suocero, ed è da lì che siamo scappati, anche qui non senza difficoltà visto che, nel mentre, anche il suo seminterrato si era nel frattempo allagato. Se fossimo dovuti uscire dalla porta principale sarebbe stato molto più problematico data la forza dell’acqua”.

Nel giro di pochi minuti l’acqua ha devastato l’abitazione, portandosi e trascinandosi via tra fango e acqua, mobili, elettrodomestici, indumenti e tutti i ricordi della famiglia. “Purtroppo – aggiunge Alessia - abbiamo perso anche il nostro cane Cody, che non è riuscito a salvarsi e noi non siamo riusciti a salvarlo, mentre il nostro gatto si è riuscito a salvare, ma risulta tuttora disperso”.

Immediatamente, la mattina dopo, si è accesa la ‘macchina degli aiuti’, fatta soprattutto di amici, parenti e conoscenti, che stanno tuttora aiutando la famiglia a recuperare quel poco che purtroppo si è salvato dalla furia dell’acqua. “Ci siamo salvati per miracolo, ma abbiamo perso tutto, tutto, i sacrifici di una vita spazzati via nel giro di qualche minuto. Sarà dura ora ricostruirsi”, aggiunge Pirisi, a capo, tra l’altro, insieme a due suoi amici e colleghi, de ‘’La Casa dei Ghighi’’, un’importante cooperativa sociale che opera tra Cortoghiana e Carbonia (e non solo), molto conosciuta in città e che offre, d’estate e d’inverno, tante possibilità di svago ai bambini del posto.

Il sindaco Morittu visita la famiglia colpita dall'alluvione a Carbonia

Presente sul luogo dell’accaduto nelle ore successive anche il sindaco Pietro Morittu, che ha voluto dare il suo saluto e la sua vicinanza alla famiglia e che crediamo avrà modo di dare, come Comune, una mano per la ricostruzione della vita di queste persone. Inoltre, grande solidarietà anche dalla piccola frazione di Cortoghiana, di cui è originario Rossano, che ha subito dato vita a una raccolta fondi.

Solidarietà per la famiglia Pirisi, aperta una raccolta fondi

Per chi volesse contribuire a dare una mano con un gesto economico può effettuare un versamento. Iban IT45S0306909606100000007132. Intestatario: Rotary Club Carbonia. Causale: Famiglia Pirisi.