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"Giungono voci di una nuova visita di Invitalia (che detiene il 20% delle quote societarie dell'azienda, ndr) allo stabilimento della Sider Alloys di Portovesme - Lo sottolineano le segreterie territoriali di Fiom, Fsm, Uil e Cub del Sulcis Iglesiente, in una nota congiunta. Se così fosse, sarebbe positivo perché in linea con le nostre richieste, ma riteniamo che la visita debba essere effettuata seguendo le denunce avanzate dalle stesse organizzazioni dei metalmeccanici sugli smantellamenti in corso nella sala elettrolisi".
“Non accetteremo, infatti, quanto già avvenuto in passato, ovvero ulteriori visite alla fonderia, unico reparto in cui l'azienda ha effettuato le poche lavorazioni - sostengono le quattro sigle - Così come riportato al Mimit, nel corso dell'ultima riunione, nella quale sono state descritte tutte le inadempienze della Sider Alloys, ci si augura che la visita sia una reale verifica di tutte le azioni messe in campo dall'azienda nel reparto che avrebbe dovuto portare al rilancio dell'alluminio primario, cosa ben lontana dalla concreta realizzazione mentre ci troviamo davanti a uno smantellamento continuo che ha portato alla totale sfiducia verso l'attuale proprietà".
"SiderAlloys sta morendo e con essa la speranza di centinaia di lavoratori, mentre il governo resta a guardare - afferma attraverso una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Industria, Attività produttive, Sabrina Licheri, commentando la situazione dell'impianto di Portovesme -. Da sette anni l'azienda non ha rispettato gli accordi di programma, e oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti: un impianto smantellato pezzo dopo pezzo, 350 lavoratori abbandonati alla mobilità in deroga con meno di 500 euro al mese e un'intera comunità industriale sull'orlo del baratro. I sindacati denunciano un fatto gravissimo: la proprietà sta letteralmente vendendo a pezzi le linee di produzione e se lo smantellamento della sala elettrolisi proseguirà, la produzione di alluminio non potrà mai essere riavviata. Un'azione irreversibile gravissima. SiderAlloys continua a dismettere e smantellare mentre le istituzioni si limitano a osservare, senza intervenire con azioni concrete".
"Le verifiche di Invitalia, se davvero ci saranno, devono concentrarsi sulla sala elettrolisi, come chiesto dai sindacati, e non limitarsi a ispezioni farsa alla fonderia, unico reparto in cui l'azienda ha effettuato le poche lavorazioni. Nel frattempo - conclude - i lavoratori sono lasciati senza futuro, i giovani scappano, e il polo industriale è sempre più vicino alla fine. Il Movimento 5 Stelle non accetterà la resa come un'opzione. Urso intervenga subito".