PHOTO
Uno sconto fiscale e canoni agevolati per chi affitta casa in tutti i paesi e città della Sardegna. È questo l’obiettivo da tempo ricercato dai sindacati unitari degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat e dei proprietari Apci e Confedilia che, il 23 maggio, incontreranno i responsabili delle Agenzie delle entrate.
La finalità è capire se, in seguito alla dichiarazione di stato di calamità per tutti i centri abitati dell’Isola sancita da un decreto ministeriale, sarà finalmente possibile applicare il beneficio a livello regionale.
“Si tratterebbe di un importante passo in avanti anche nel contrasto agli affitti in nero – ha sottolineato il responsabile regionale del Sunia Cgil Marco Cuccu. Il regolare contratto garantisce sia gli inquilini che i proprietari: i primi perché usufruiscono del canone calmierato, i secondi per l’applicazione della cedolare secca al dieci per cento”.
A loro modo di vedere, tutto ciò è possibile in virtù degli accordi stipulati tra i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari sulla base dei quali viene fornita la certificazione necessaria a usufruire dagli sgravi.
“I patti si stanno ormai diffondendo nei grandi centri – ha aggiunto il responsabile provinciale Sunia Carlo Gessa – quelli di Cagliari, Quartu, Monserrato, Iglesias, Carbonia sono in via di rinnovo proprio in questi giorni e stanno già dando i loro frutti”.
Il primo bilancio, a un anno dall’accordo territoriale stilato per la città di Cagliari, è infatti molto positivo: come dichiarato da Sunia Cgil, l’ottanta per cento dei contratti di affitto regolarmente registrati sono passati attraverso quell’accordo, che in questi giorni verrà aggiornato per adeguare, rialzandoli, i canoni fissati in alcune zone come Pirri.
Novità importanti che interessano sia i proprietari che gli inquilini, ad esempio i tanti studenti universitari che cercano casa a Cagliari e hanno diritto a un affitto congruo e un contratto regolare. Il beneficio riguarda i contratti da sei a trentasei mesi per studenti universitari e quelli brevi, a partire da un mese fino a diciotto.
Un altro auspicio di Sunia Cgil, insieme agli altri sindacati, è che la cedolare al dieci per cento possa essere estesa a tutti i centri della Sardegna e che venga quindi diffusa sul territorio regionale la pratica della certificazione prevista dagli accordi tra inquilini e proprietari.
Fra le novità degli accordi 2019, la previsione di nuove dotazioni per rendere le abitazioni più moderne e civili rispetto alle offerte degli anni passati: videocitofono, superamento barriere architettoniche, classe energetica elevata, costruzioni o ristrutturazioni integrali realizzate negli ultimi quindici anni, presenza di panelli solari termici o fotovoltaici. Tutti obiettivi che, insieme alla regolarità dei contratti, ai canoni calmierati e agli sgravi fiscali, garantiscono certezza, sicurezza e legalità al complesso mercato degli affitti.
Quello dei sindacati “È un impegno rivolto alla tutela degli interessi collettivi, compresa la lotta al nero e all’evasione – ha concluso Cuccu – perciò diamo supporto ai cittadini su tutte le pratiche indispensabili alla certificazione richiesta dall’Agenzia delle entrate per l’applicazione della cedolare secca al dieci per cento, che dà diritto anche agli sgravi su tasse comunali come Ici, Imu, Tari”.